La forza del gruppo la ricetta per superare le difficoltà

Sport
PISA e Provincia
Lunedì, 22 Novembre 2021

D'Angelo torna alla difesa a tre, ma a fare la differenza non è tanto la tattica, quanto l'atteggiamento di una squara votata al sacrificio

Nessuno lo diceva, il mero conteggio dei punti in classifica faceva si che il bilancio in casa nerazzurra fosse positivo, ma le cinque partite senza vittorie, condite anche da un paio di beffe in pieno recupero pesavano, eccome se pesavano. Trovano così ampia giustificazione i volti distesi e sorridenti nel post partita di Pisa-Benevento. I nerazzurri tornano alla vittoria e lo fanno da grande squadra, sfruttando la magia di un singolo, nell’occasione Cohen, che segna una punizione magistrale con la quale si fa beffe di un signor portiere come Paleari, poi costruisce almeno altre tre palle goal svanite di un soffio, prima che Nicolas si meriti la santificazione per due interventi prodigiosi, extralusso per la categoria. Il Pisa sfodera ancora una volta una prestazione figlia di un gruppo di uomini coeso e votato al sacrificio e con questi presupposti ogni traguardo può essere possibile.

Dal punto di vista strettamente tattico, D'Angelo intorta Fabio Caserta riproponendo quella difesa a tre che sembrava ormai messa in soffitta e che invece è tornata nuovamente buona regalandoci una prestazione sontuosa dei difensori centrali, con una menzione speciale per Leverbe e degli esterni, con Beruatto che supportato da Gucher è stato un'autentica spina nel fianco avversario. Poi nella ripresa, nel momento di massimo sforzo, la duttilità dei giocatori nerazzurri ha permesso il passaggio al 442 che ha accorciato la squadra allentantdo la pressione sulla difesa.

Per coloro che avrebbero voluto vedere il Pisa dominare e soggiornare nella metà campo avversaria per gran parte del match giova ricordare che i nerazzurri sono scesi in campo senza quattro giocatori chiave, Lucca, Toure, Nagy e Di Vitis, che troverebbero spazio ovunque in serie B e con un esordiente totale dal primo minuto come Piccinini che appena sei mesi fa, mentre i suoi avversari battagliavano in serie A, giocava la finale playoff di serie D. Fatta questa giusta premessa, è bene sottolineare ancora una volta come e quanto sia difficile in serie B vincere le partite dominando, è un campionato livellato verso l’alto e tutti fanno fatica con tutti: il Brescia capolista, per esempio, che con il derelitto Vicenza vince 3-2 con tre pali e un rigore fallito dai biancorossi, il Monza che sembrava aver chiuso la pratica Como (auguri a Stefano Gori, sperando che l’infortunio patito sia meno grave di quanto sembra), salvo farsi rimontare il doppio vantaggio e portare a casa i tre punti solo all’88’ e che dire della Reggina, calpestata in casa dalla Cremonese o del Parma per il quale questo campionato somiglia sempre più ad un incubo.

Insomma c’è poco da fare gli schizzinosi ed è bene accontentarsi dei punti portati a casa indipendentemente dalle percentuali di possesso palla o di soggiorno nella metà campo avversaria, la serie B è questa e se dopo ben 13 partite, ovvero due/terzi del girone di andata il Pisa è li in alto significa che merita di starci.

massimo.corsini