La "guerra" sull'ampliamento di Peretola è solo propaganda, lo dice la Cgil Toscana
La segretaria generale della Cgil Toscana Dalida Angelini: "Si qualifichi l’Amerigo Vespucci e si attivino fin da subito ulteriori sinergie con lo scalo di Pisa”
Il pronunciamento del Consiglio di Stato, contrtario all'ampliamento dello scalo aeroportuale fiorentino, rilancia, senza eccezioni, l'aeroporto Galileo Galilei di Pisa.
Anche la Cgil Toscana, per bocca della sua segretaria generale, Dalida Angelini, torna sull'argomento, confermando le tante perplessità avute da sempre dal sindacato sulla costruzione della seconda pista di Peretola.
Riporta una nota della Cgil Toscana.
“La Cgil ha preso atto della decisione del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso presentato da Toscana Aeroporti contro la sentenza del Tar Toscana sul nuovo aeroporto di Firenze.
Su questa ormai annosa vicenda della seconda pista la Cgil Toscana con atti formali dei suoi organismi direttivi, con prese di posizione pubbliche dei suoi dirigenti e in pubbliche iniziative, nel corso degli anni, ha sollevato forti perplessità, il nostro giudizio era ‘non positivo’.
A noi sono sembrate evidenti le incompatibilità ambientali di un intervento che tra l’altro prevedeva l’interramento di un pezzo di autostrada e lo spostamento di un laghetto. Non è certo un caso che la Commissione di Via abbia approvato il progetto con ben 142 prescrizioni, così come non è un caso che abbia trovato la contrarietà dei sei comuni della piana e di centinaia di migliaia di cittadini.
La Cgil pensa non si debba dimensionare la pista in funzione della crescita di un modello di turismo insostenibile, si ascoltino le necessità di lavoro e manifattura, non quelle della rendita.
‘O Peretola o morte’ è propaganda, si qualifichi l’Amerigo Vespucci e si attivino fin da subito ulteriori sinergie con lo scalo di Pisa”.