La Leopolda invita a trovare una soluzione per il ristorante Kobe

Cronaca
PISA e Provincia
Giovedì, 20 Maggio 2021

Non è il momento delle polemiche, lavoriamo per il sostegno delle attività colpite dalla crisi

Riguardo alla polemica dei giorni scorsi sui tavoli dl ristorante Kobe di piazza Guerrazzi ospitati nel piazzale della Stazione Leopolda è proprio quest’ultima che interviene per smussare le polemiche, raccontare la loro versione dei fatti e cercare una soluzione che permetta al ristorante di poter riprendere la propria attività. «Il problema dei tavoli del ristorante Kobe ha assunto una dimensione eccessiva, scrivono dalla Leopolda. Nella certezza che il Comune di Pisa sarà trovare una soluzione costruttiva, come Leopolda ci rifiutiamo di alimentare qualunque polemica che coinvolga attività che rischiano di non superare la crisi generata dal virus Covid-19. La possibilità di posizionare alcuni tavolini nel piazzale della Leopolda è stata richiesta dalla proprietà del fondo commerciale che accoglie il ristorante Kobe affinchè i titolari potessero riprendere le attività di somministrazione. Avendo la proprietà manifestato rilevanti preoccupazioni circa la sopravvivenza del ristorante e il rispetto degli impegni assunti con dipendenti e fornitori, abbiamo ritenuto opportuno accogliere la richiesta a titolo gratuito. Negli accordi stipulati con i titolari del ristorante è stato naturalmente precisato che l’autorizzazione della Leopolda non avrebbe esonerato i medesimi dalla necessità di effettuare le opportune verifiche con lo Sportello Unico Attività Produttive, la Usl e le altre autorità competenti. Si tratta della stessa impostazione utilizzata con il Ristorante Pizzeria L’Alba Rossa, che fin dal 2002 ha posizionato tavoli e sedie nel piazzale della Leopolda. L’utilizzo del piazzale per un periodo limitato non è inoltre apparso in contrasto con i principi costitutivi della Leopolda basati sulla creazione di un centro di aggregazione dove sviluppare momenti di incontro, socializzazione e crescita democratica della città».

«Siamo rammaricati per il ritiro della possibilità offerta al ristorante Kobe, prosegue la nota stampa. Se qualche passaggio non ha funzionato è dipeso della fretta, non certo dalla mancanza di buona fede, considerando anche l’assenza di qualunque ritorno economico per la Leopolda. Come Leopolda abbiamo aperto la struttura a tutte le realtà che hanno bisogno di spazi accoglienti e immediatamente disponibili dove riprendere l’organizzazione delle attività sospese durante i lockdown. Siamo inoltre impegnati nella realizzazione di progetti dedicati alla promozione culturale e al contrasto della povertà educativa. Saremmo pertanto grati alle forze politiche e sociali se concentrassero le attenzioni sulla definizione di strategie in grado di rispondere ai processi di impoverimento economico e culturale aggravati dalla diffusione del virus, evitando di farsi distrarre da polemiche improduttive. Una volta ritirata, l’onda generata dal virus Covid-19 lascerà delle rovine sociali difficili da sanare, concludono dalla Leopolda. È verso la necessaria opera di ricostruzione che occorre orientare l’impegno collettivo.

redazione.cascinanotizie