La Lista Cascini@mo contro l'oscurantismo medievale della Sindaca Ceccardi

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Cascina
Lunedì, 8 Agosto 2016

Recentemente la Sindaca di Cascina, Susanna Ceccardi, è intervenuta sulla questione delle Unioni Civili, legge nazionale, dicendo che nel suo Comune avrebbe cercato in tutti i modi di non far celebrare tali matrimoni, mettendo in campo la possibilità di fare "obiezione di coscienza".

A tale proposito, sempre sulla base delle affermazioni della Sindaca, sembra che si sia rivolta ad un team di tecnici e di giuristi (lavorano con o senza compenso? Se si con quali risorse, private della Sindaca o pubblici dell'Ente?) per validare la sua tesi. Sulle dichiarazioni del Primo Cittadino interviene puntuale la Lista Civica Cascini@mo con un comunicato che riportiamo integralmente.

Mentre la Toscana si appresta a celebrare la prima unione civile fra due persone dello stesso genere, (apprendiamo la notizia dal quotidiano “Il Tirreno” del 07/08) nella medievale Cascina la neo eletta sindaca Susanna Ceccardi si affretta a dichiarare che non celebrerà “matrimoni omosessuali”. Lo fa aggiungendo di aver incaricato un team di tecnici e giuristi per capire se sia possibile per tutto l'Ente appellarsi all'obiezione di coscienza in merito.
Forse quando Ceccardi, in campagna elettorale, si paragonò a Giovanna d'Arco lo fece riferendosi non soltanto alle gesta epiche della giovane eroina, ma con la speranza di riportare tutta la città nell'epoca oscura da cui siamo fortunatamente usciti ormai da qualche secolo.

In questa sede così social, dove le notizie corrono veloci e il tempo che i lettori dedicano a leggere gli articoli è sempre molto ridotto, vorremmo velocemente sottolineare due aspetti che forse sono sfuggiti alla sindaca:

- la competenza in materia è dell'ufficiale di stato civile e non del sindaco, come nel caso dei matrimoni;

- i sindaci non possono invocare l'obiezione di coscienza su questo tema, poiché essa semplicemente non è contemplata. Affinché infatti si possa invocare l'obiezione di coscienza, essa deve essere contemplata dalla norma. Attualmente in Italia sono soltanto due le leggi che contemplano l'obiezione di coscienza, la legge 194/1978 sull'interruzione volontaria di gravidanza e la legge sul servizio di leva obbligatorio, ormai non più in vigore. Nel caso in cui l'ufficiale dovesse rifiutarsi di trascrivere gli atti, potrebbe configurarsi il reato di omissione e rifiuto di atti d'ufficio, regolato dall'art. 238 del codice penale.

Questo per quanto riguarda gli aspetti strettamente legislativi, che la sindaca dovrebbe comunque conoscere, al di là del proprio punto di vista.

Quello che però ci preme sottolineare è che in questo modo Ceccardi dichiara di voler limitare la libertà altrui, libertà che, ricordiamo, niente toglie a nessuno di noi e di voi che state leggendo. Pur essendo la legge appena approvata ancora una legge “zoppa”, mancante cioè di alcuni contenuti, è comunque una norma che fa fare all'Italia un grande passo avanti nella conquista dei diritti civili e della libertà di ciascuno di noi.
Le dichiarazioni della sindaca ci hanno pesantemente turbato e non possiamo tacere di fronte a tutto questo. Ci auguriamo che Ceccardi possa rivedere la propria posizione, invece di cercare di imporre a tutto il resto dell'Ente il suo pensiero retrogrado e omofobo. Vietare le unioni civili ci fa tornare indietro ad un clima di caccia alle streghe che non vogliamo e che ci spaventa.

Concludiamo facendo presente ai lettori che il fatto di aver vinto con lo 0,2% di differenza sul totale dei votanti (un quarto soltanto di tutta la popolazione avente diritto al voto) non equivale ad un'incoronazione in stile Carlo Magno la notte di Natale dell'800 (non 1800...). Colei che chiese subito “non chiamatemi sindaca” oggi invece si atteggia ad imperatrice, pardon “imperatore”, dimenticando di essere un amministratore pubblico, carica che impone la rappresentanza dello Stato ed il rispetto delle sue leggi, ma soprattutto la rappresentanza e il rispetto di tutti i cittadini e della loro libertà di vivere con chi amano, libertà finalmente sancita proprio da una di quelle leggi.

 

http://www.gaypost.it/unioni-civili-possibile-obiezione-coscienza

http://www.governo.it/approfondimento/unionicivili/4707

luca.doni