La lista Lavoro Sviluppo Ambiente di Cascina: "Operazione spericolata per la Città del teatro"

Politica
Cascina
Martedì, 5 Settembre 2023

La lista, rappresentata in consiglio comunale da Fabio Poli parla di una Città del Teatro che rischia l'effetto boomerang sui finanziamenti ricevuti

Questa la nota intregrale

In riferimento alla Citta del Teatro La Lista LSA ritiene: 
Attestare al nuovo cda - insediato da appena un anno - il successo della "Città del Teatro" così come decantato dagli organi di stampa odierni, è, al tempo stesso, un'operazione spericolata e un azzardo politico. 
Intendiamoci, la lista LSA è ben lieta che Cascina possa beneficiare di un'offerta culturale di indubbio rilievo, ma la "parata di stelle" di cui la Giunta Betti rivendica la paternità ha tutto il sapore di un riscatto rabbioso che non ha fondamento e rimane del tutto ingiustificato. 
Vogliamo ricordare - nonostante si induca la cittadinanza a ritenere che il Teatro sia nato soltanto l'anno scorso (sembra di ascoltare il De Luca - Crozza: "prima di me la Campania non esisteva) - che i seicentocinquanta mila euro di finanziamento che "permetteranno di rimettere a nuovo 1500 metri quadrati di copertura e di posizionarne quasi 1000 di pannelli fotovoltaici" (P.P. Tognocchi) furono intercettati dal vecchio cda presso il Ministero della Cultura; se tale traguardo ci reca conforto, non possiamo dire altrettanto sulle compatibilità di bilancio dell'Ente e sulle partite debitorie che ne potranno derivare. 
Lungi dal voler essere cassandre continuiamo a pensare che i problemi strutturali e patrimoniali denunciati dal vecchio cda - che ricordiamo essere composto, oltre dal Presidente, anche da due autorevoli ed esperti esponenti del PD - rimangono tuttora vigenti e che se non risolti costringeranno il Teatro, per molto tempo ancora, a sottostare alla logica del "primum vivere". 
Questa vicenda mette oltremodo in luce il profilo culturale e politico di questa Giunta e delle forze politiche che la sostengono: la paura del confronto dialettico, il ritenersi autosufficienti al di là dei numeri risicati, l'arroganza millantata per senso di responsabilità. 
Guardando con sospetto e sfiducia al vecchio cda (che sapeva ragionare con spirito libero), il PD e le sue "ruote di scorta" hanno deciso di liberarsi di un ingombro per far compiere il medesimo lavoro ad un nuovo cda allineato alla propria logica di squadra; ne è riprova il fatto che il nuovo cda - in un solo mese dal proprio insediamento - ha portato a compimento tutte le operazioni che il vecchio, in 18 mesi, non "poteva realizzare". 
Da cittadini responsabili non possiamo che augurarci che l'entusiasmo di oggi non si riveli il boomerang di domani. 

(LSA Cascina)
 

redazione.cascinanotizie