La Piaggio sospende due giorni un sindacalista della FIOM
Sindacalista sospeso dalla Piaggio, per lui arriva la solidarietà di associazioni, partiti e sindacati
Massimo Cappellini operaio alla piaggio e sindacalista della FIOM è stato sospeso per due giorni dall’azienda per motivi disciplinari. Non sono mancate in queste ore le dichiarazioni di solidarietà al rappresentante sindacale da parte di forze politiche e sindacali.
«Piaggio interviene come un “caporale” quando un sindacalista, responsabile e che svolge il proprio ruolo con passione come Massimo Cappellini, non abbassa la testa e non intende farlo, scrivono dalla Confederazione COBAS. Massimo non è un sindacalista di “primo pelo”, conosce bene le regole del mestiere, ha sempre portato la solidarietà propria e dello spaccato della sinistra Fiom che rappresenta da molti anni, in ogni circostanza, nel sistema Piaggio. Non ultima è stata la TMM, e in più occasioni il sub appalto interno a Ceva, sia nei 5 giorni di sciopero per un salario dignitoso nel 2018 che per i 5 licenziamenti in DNA del 2016».
«Massimo ha ricevuto un provvedimento disciplinare che comporta 2 giorni di sospensione dal lavoro senza retribuzione e senza contributi, solo per aver assunto una posizione in difesa di una lavoratrice in merito ad una sua legittima richiesta, queste sono le condizioni di chi lotta e si oppone alle decisioni dei padrone, attaccano i COBAS. Questo provvedimento sarebbe il secondo che il sindacalista Fiom riceve entro quattro mesi, ponendolo in una condizione di rischio per il posto di lavoro. Viene in mente l’altro caso, quando il sindacalista Cobas della DNA, nel subappalto Ceva, venne licenziato proprio per un motivo simile, numerosi provvedimenti disciplinari in poco tempo. Quel caso scatenò una importante solidarietà, perché certi atteggiamenti non sono accettabili. Mai».
«Come organizzazione esprimiamo la nostra solidarietà a Massimo Cappellini, nella speranza che gli errori del passato siano guida ed esempio per chi oggi corre il rischio di commetterli ancora», conclude il sindacato di base.
Solidarietà a cappellini arriva anche da Rifondazione Comunista: «La democrazia non può fermarsi ai cancelli della fabbrica. Il Partito della Rifondazione Comunista, circolo "Karl Marx" di Pontedera, esprime la propria indignazione di fronte alla notifica del secondo provvedimento disciplinare nei confronti di Massimo Cappellini, sindacalista Fiom e delegato RSU Piaggio.
Considerando che si tratta della seconda sanzione di questo tipo in pochi mesi e che un eventuale terzo provvedimento potrebbe comportare la perdita del posto di lavoro, riteniamo inaccettabile un ricatto disciplinare teso a indebolire i diritti sindacali dei lavoratori.
Offriamo la nostra disponibilità a collaborare con Cappellini per le azioni che vorrà intraprendere e sollecitiamo l'amministrazione comunale a prendere posizione con voce forte e chiara su una vicenda grave che mette in luce zone d'ombra di una delle maggiori realtà produttive locali».
Non solo partiti o sindacati anche le associazioni si muovono a favore di Massimo Cappellini. È il caso dell’associazione politico-culturale “La rossa Lari”: «apprendiamo di un secondo provvedimento disciplinare nei confronti di Massimo Cappellini. Ribadiamo la vicinanza, la solidarietà e il supporto alla sua lotta e alle sue rivendicazioni, auspicando che determinati comportamenti da parte dell'azienda cessino, e riproponiamo il primo comunicato che facemmo ai tempi del primo provvedimento per ricordare l'inizio della spiacevole vicenda: Piaggio: azioni sindacali e diritti negati. Perché se un delegato sindacale richiede giustamente spiegazioni per la negazione di un permesso ad una lavoratrice riceve, oltre che il rifiuto delle motivazioni da parte del responsabile di produzione, anche un provvedimento disciplinare da parte della dirigenza aziendale? Questo è ciò che è accaduto a Massimo Cappellini, delegato sindacale FIOM, all'interno dell'officina 2R dello stabilimento Piaggio di Pontedera. Un comportamento simile da parte di una dirigenza aziendale non è altro che un attacco diretto ai diritti sindacali ed ai diritti di tutti i lavoratori e le lavoratrici.
Auspichiamo che il sostegno a Massimo arrivi da tutti i lavoratori e le lavoratrici Piaggio senza distinzione alcuna, e ci auguriamo che le dirigenze di tutti i sindacati presenti in azienda diano al più presto una risposta forte a questo vile attacco, perché lo scopo e il motivo dell'esistenza dei sindacati sono la tutela e il far valere i diritti dei lavoratori, se no a che serve che siano presenti? Come Associazione La Rossa vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà e vicinanza a Massimo e l'impegno a supportare la sua lotta come lavoratore e delegato».