La Pisa di notte in mano ai barbari, parola di Andrea Buscemi

Cronaca
PISA e Provincia
Domenica, 9 Gennaio 2022

Il noto attore ed ex assessore alla cultura racconta una notte di ordinaria follia nella quale è stato suo malgrado coinvolto

Il grido di allarme questa volta arriva direttamente da chi ha fatto parte della maggioranza che attualmente amministra Palazzo Gambacorti, non è quindi da derubricare a bagarre politica per ottenere un voto in più. La denuncia sulla sicurezza in centro storico a Pisa arriva da Andrea Buscemi che sulla propria pagina facebook, con la prosa che lo contraddistingue, racconta quanto gli è accaduto la notte scorsa nel rientrare nella propria abitazione, una storia di ordinaria follia. «PISA IN MANO AGLI IMBECILLI. RIENTRO ADESSO a casa (da qualche giorno sono tornato per un po' a Pisa per impegni vari) e stasera, a malincuore, devo ammettere che il sabato (e non solo) la città storica è in totale balia degli idioti. La casa è in centro. Nel giro di un quarto d'ora: cinque ragazzotti scemi (due maschi, mentre tre femmine assistevano ammirate), davanti a me ancora in macchina, hanno divelto senza alcun motivo un lampioncino della trattoria sotto casa, distruggendolo, poi hanno cominciato a sradicare le piante ornamentali dai vasi, mettendoci anche dell'impegno. Gesti senza senso, bravate da teppistelli annoiati: in piena luce, e davanti ad altri cretini inermi. Dopo un attimo di stupore, ho cominciato a suonare il clacson per farli desistere. Sono fuggiti come topi, ridendo sgangheratamente. Tre minuti dopo vado per parcheggiare ai Bagni di Nerone. Mentre procedo a passo d'uomo nella piazza, un altro giovane idiota sferra un fragoroso pugno alla mia auto (forse si era infastidito del mio passaggio, oppure voleva fare il gradasso davanti a una ragazza dalla faccia lievemente ebete che lo accompagnava). Mi sono fermato, e ho fatto la mia: il fesso ha cominciato a menare forte contro la carrozzeria, intimandomi di scendere. Figurati. Sono restato chiuso bene dentro, e ho preso il largo lasciando li' il fesso a sbraitare non so che cosa. Una scena da Bronx, con l'aggravante di essersi consumata davanti alle antiche vestigia delle terme romane. Salgo a casa, e dalla finestra assisto a tre giovani ubriachi che letteralmente rovinano sulle piante ornamentali di un altro bar. Si alzano a fatica, e uno di loro si mette a vomitare. Mentre scrivo queste note in casa, adesso da sotto arrivano urla belluine e insensate, risate isteriche, bestemmie, rutti, canti stonati e musicaccia sparata dalle casse di auto che sgommano manco fossero guidate da 007 (ma dove vanno così forsennatamente di fretta?). Non voglio affrontare lo spinoso tema della crisi socio-culturale che attanaglia i giovani (e di conseguenza i meno giovani). Del loro vuoto cosmico (che non è di tutti, per carità, ma certamente della maggior parte) comincio francamente a disinteressarmi: colpa della tv becera anzitutto, della scuola, delle loro famiglie cresciute anche loro senza leggere libri né andare a teatro, di loro stessi, di un consumismo che li ha confezionati ciechi e sordi. Troppe ce ne sarebbe da dire. Mi limito a considerare il degrado assoluto che attanaglia la città, per la maggior parte in mano a giovani zombie stupidi e violenti rincoglioniti dall'alcol e dalle droghe. Se questo è il prezzo che una città così bella e dalla grande Storia deve pagare per fregiarsi di essere universitaria, ormai credo che sia troppo alto, e mortificante. Un'offesa all'intelligenza e al buon gusto. Una vergogna inaccettabile per un popolo civile. Un  disastro sociale e culturale senza precedenti, camuffato da svago innocente e innocua e meritata movida da fine settimana. Il tempo di essere comprensivi verso i giovani che, poverini, si comportano così solo perché, appunto, sono giovani dovrebbe essere finito: il medico pietoso ha fatto la piaga puzzolente da un bel po' (non parliamo del tanto raccomandato uso di mascherine: stasera non ne ho vista una). È tutto molto complicato ormai, ma chi di dovere intervenga, perché indubitabilmente siamo tornati a tutti gli effetti all'era dei barbari».

redazione.cascinanotizie