La Presidente della SDS Area Pisana "Arriveranno altri profughi alla Tinaia"
Durante la trasmissione “Primo Piano”, in onda su Punto Radio e condotta da Massimo Marini, è stato annunciato che sul territorio di Cascina giungeranno, entro la fine dell’anno, almeno altri 10 -15 profughi, ospitati all’interno della struttura della Tinaia a Santo Stefano a Macerata. Ne ha parlato l’ospite in studio, la Presidente della Società della Salute Area Pisana, Sandra Capuzzi che sollecitata dal conduttore.
“Sulla questione della Tinaia, chiariamo che la struttura è stata parte di un bando emesso dalla Prefettura per l’accoglienza dei profughi e servono una serie di documentazioni e certificazioni che sono state valutate idonee per autorizzarne l’utilizzo a tale scopo. E’ vero che la Tinaia nasce per una finalità diversa, ma siamo in emergenza e in quell’ambito ha deciso, indipendentemente dalle sue finalità originarie, di utilizzarla per l’accoglienza profughi. La Sindaca se ne faccia una ragione. A meno che non sia in grado di trovare una struttura alternativa sul territorio. Una Tinaia a Cascina ci deve essere.”
In pratica sarebbe opportuno, stando a quanto dichiarato dalla Capuzzi, che si mettesse in atto una sorta di collaborazione proficua alla gestione dei profughi.
“La Sindaca non può essere un’eccezione in questo territorio, non se lo può permettere, “ continua la Presidente Capuzzi, “indipendentemente dal risultato elettorale. La Provincia di Pisa è tra i territori che ha il massimo dei Comuni che accolgono profughi. Lo consideriamo un merito. Poi se il Sindaco di Cascina ha dei problemi con quella parte di territorio, trovi un’altra soluzione. A Cascina ci deve essere una struttura per l’accoglienza.”
E conclude: “Addirittura visto che la struttura de la Tinaia lo permette, abbiamo intenzione di chiedere l’ampliamento dell’accoglienza in quella struttura, visto che si può. Pensiamo ad almeno 10-15 persone in più, arrivando a circa 90 profughi senza nessun problema. Devo dire anche che Antonelli nell’individuare quello spazio ha commesso un errore, quello di dare la gestione de la Tinaia ad una cooperativa esterna al territorio invece che ad una di Cascina che ne conosce invece le dinamiche. Da qui nacque, ad esempio, il fraintendimento sull’arrivo dei primi profughi alla Tinaia. La Cooperativa che non è di Cascina non ha ritenuto importante avvertire il Sindaco perché non ne conosce le dinamiche, innescando polemiche a non finire. Cosa che forse non sarebbe potuta accadere se a gestire la struttura fosse stata una realtà locale che per altro impiegherebbe personale del luogo.”