La protesta. Agricoltori in strada contro le politiche europee
Da martedì 30 gennaio presidio degli agricoltori a Navacchio. “Vogliamo essere ascoltati dalle istituzioni”
La protesta degli agricoltori è arrivata anche a Pisa e nella sua provincia.
Dalla prima mattina di martedì 30 gennaio, con un presidio che durerà almeno cinque giorni, gli agricoltori pisani si sono dati appuntamento a Navacchio, presso l’area commerciale, per una protesta indirizzata soprattutto verso le politiche adottate dall’Unione Europea in fatto di agricoltura.
Assenti tutte le principali sigle sindacali di settore, assenti, anche i riferimenti a partiti politici o movimenti.
“Quello sceso in strada oggi – ci tiene a specificare il portavoce Maurizio Senigagliesi, di Pomarance, in foto– è un movimento del tutto spontaneo e autonomo, fatto di agricoltori che non ce la fanno più”.
Tanti i motivi della protesta, ad oggi mai sopra le righe, degli agricoltori di Pisa e provincia: i dettami dell’Unione Europea in fatto di coltivazione del grano e delle altre colture, il prezzo imposto alla farina dai compratori (che vorrebbero almeno raddoppiato, portato dagli attuali 0,20 centesimi al chilo agli 0,40 ndr), il mancato riconoscimento delle istituzioni, tutte (anche quelle nazionali).
Questa mattina abbiamo raccolto la testimonianza di alcuni agricoltori, tra queste, anche quella del portavoce Maurizio Senigagliesi.
IL LIVE DI MARTEDì 30 GENNAIO
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