La protesta: "Rumori molesti nella notte dalle Poste chiuse di Via Lucchese"
Poste Italiane a caccia di nuovi locali in cui posizionare l'ufficio. Dopo la chiusura nuovi disagi per il quartiere
Non solo il disagio dovuto alla chiusura al pubblico protratta nel tempo. Ora, anche di notte, gli uffici postali di via Lucchese a Pisa tornano al centro delle preoccupazioni dei cittadini del quartiere.
Da un po' di tempo, come segnalato, dai locali dell'ex ufficio postale, si levano regolarmente "ululati" e sirene. Rumori forti e distinti che disturbano le notti dei residenti a Porta a Lucca.
Come riportato lo scorso 3 maggio, le Poste di via Lucchese sono ormai da considerarsi definitivamente chiuse. Il provvedimento era stato preso da Poste Italiane lo scorso 26 marzo per l'inagibilità dei locali che li ospitavano.
"A quanto appreso da fonti interne all'Ente, infatti, Poste Italiane sarebbe in cerca di nuovi locali in cui riposizionare l'Ufficio postale chiuso lo scorso 26 marzo per inagibilità. La ricerca dell'Ente sarebbe indirizzata su fondi idonei ad ospitare gli sportelli, situati nel quartiere di Porta a Lucca".
Un'attesa estenunate per i cittadini, costretti a migrare in altri uffici postali della città. Una situazione ora aggravata da questa nuova criticità.
Ha scrittto "Il Cittadino Giovanni Ranieri Fascetti"
Il fantasma dell’ufficio postale di Porta a Lucca
Un incredibile fenomeno paranormale turba le notti dei cittadini che abitano nella via Lucchese e nelle vie adiacenti: a intervalli irregolari un ululato terribile, che diresti in tutto e per tutto simile al suono di una sirena, sveglia chi dorme e spaventa i bambini. La notte scorsa il fenomeno si è ripetuto almeno per quattro volte. Si tratta del fantasma del vecchio ufficio postale che, sebbene sia morto da mesi, non ha ancora avuto un degno funerale. Forse proprio per questo la sua anima in pena protesta e grida, aggiungendo alla pena della sua scomparsa, che tutti i cittadini sinceramente, dal profondo del loro cuore, provano, anche l’angoscia per la disperazione e per l’assai rumorosa protesta della sua anima in pena. Speriamo che nei prossimi giorni si dia un’onorata sepoltura alle sue spoglie o si proceda ad un efficace esorcismo, onde restituire la pace alla sua povera anima inquieta restituendo così anche la pace a tutti quei cittadini che si sono rotti le scatole di sentire questi ripetuti e terrificanti ululati.