La Provincia di Pisa risponde ai cittadini sulla chiusura del ponte a Pontasserchio

Cronaca
Vecchiano
Mercoledì, 18 Luglio 2018

Non si placano le polemiche sulla chiusura totale al traffico del ponte a Pontasserchio. Tanto che un Comitato di cittadini e commercianti sembra voler fare ricorso al TAR per le modalità con cui è stata gestita la chiusura. A tale proposito la Provincia di Pisa tiene a precisare alcune cose, ricordando come il percorso che ha portato alla chiusura del ponte per la sua ristrutturazione, sia stato ampiamente condiviso. Di seguito il testo completo del comunicato stampa.

 

La sicurezza del ponte sul Serchio: una chiusura motivata, condivisa e programmata.

AGGIORNAMENTO
Ripafratta.
Attivata la sincronizzazione del semaforo, con la collaborazione di RFI, in direzione Filettole-Ripafratta con il passaggio a livello. Durante la chiusura del passaggio a livello il semaforo rimane rosso. Alla riapertura del passaggio riprendono i cicli semaforici regolati dal sensore di traffico

Nel dibattito in corso, si ritiene utile fare una breve CRONISTORIA sul PONTE PONTASSERCHO.

  • Un anno fa, nel luglio 2017, la Provincia di Pisa ha affidato (con determina 1196 del 25 luglio 2017) l’incarico di effettuare un’indagine sullo stato del ponte di Pontasserchio-Vecchiano alla ditta E2B Srl di Padova, per la verifica statica del ponte e la progettazione degli interventi necessari per la sua messa in sicurezza.
  • Alla fine di ottobre 2017 sono stati consegnati i risultati dell’indagine a firma dell’ing. Contin, e non dell’Ing. Cantini come erroneamente riportato sulla stampa, che evidenziava gravi carenze in termini di capacità portante del ponte con la conseguente necessità urgente di consentire il transito ai veicoli con massa inferiore a 3,5 tonnellate (in sostanza le autovetture) e che suggeriva, ad ogni buon conto, un intervento di rinforzo IN TEMPI URGENTI.
  • Come indicato dall’Ing. Contin, nel dicembre 2017, per garantire la sicurezza del transito, era stata ordinata la limitazione di portata a 3,5 tonnellate e di sagoma con larghezza massima 2,30 m per il transito lungo il ponte, in attesa di intervenire con i necessari e urgenti lavori di manutenzione.
  • Nel capitolato speciale del progetto (disponibile all’Albo pretorio on line della Provincia dalla fine di dicembre 2017) era previsto un tempo per ultimare tutti i lavori di 203 giorni, cioè più di 6 mesi consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori, di cui 84 giorni necessariamente di chiusura totale al traffico sul ponte (come più volte ricordato la chiusura totale al transito si rende necessaria per consentire il sollevamento della parte centrale del ponte indispensabile a riparare e consolidare gli appoggi della trave centrale del ponte (in termini tecnici “selle gerber”) che, se non sistemati, avrebbero potuto causare un crollo senza preavviso della parte centrale del ponte stesso.
  • Con determinazione n.615 del 2.5.2018 si è avuta l’aggiudicazione definitiva alla ditta esecutrice dei lavori, Lavoritalia Srl

Il Tavolo di Coordinamento per la sicurezza dei ponti della Prefettura, alla presenza dei Sindaci del territorio, Vecchiano e San Giuliano Terme, ha valutato opportuno ridurre quanto più possibile i tempi di lavoro, da 203 giorni a 130 giorni, di cui 120 di chiusura totale, per diminuire il disagio conseguente alla cittadinanza,  con la decisione contestuale di riaprire il ponte di Ripafratta, visto il parere favorevole della relazione tecnica dell’Università di Pisa, con un senso unico alternato regolato da semaforo e con un monitoraggio periodico della struttura, grazie a un impegno assunto dai Comuni e dalla Provincia nonostante non si riconoscano titolari della infrastruttura.

Resta la disponibilità della Provincia a fare un monitoraggio con i Sindaci nella prima decade di settembre, per verificare lo stato di avanzamento dei lavori.

luca.doni