La Regione Toscana approva il bilancio del Parco di San Rossore

Cronaca
Economia
PISA e Provincia
Mercoledì, 13 Novembre 2024

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il bilancio di esercizio, per l’anno 2023, dell’Ente parco regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, adottato dal Consiglio direttivo nel giugno 2024

Parere favorevole dal Collegio dei Revisori mentre la Comunità del Parco - composta dai presidenti delle province di Pisa e Lucca, dai sindaci dei comuni di Pisa, San Giuliano Terme, Vecchiano, Viareggio e Massarosa - non ha espresso il parere, così come previsto da legge regionale del 2015. 
L’Aula di palazzo del Pegaso ha registrato 21 voti favorevoli, consiglieri dei gruppi del Partito democratico ed Italia Viva; 7 contrari, appartenenti ai gruppi di Fratelli d’Italia e Lega; 2 astenuti, del Movimento 5 Stelle. 
 
L’atto è stato illustrato dalla presidente della commissione Ambiente e Territorio, Lucia De Robertis (Pd), ricordando i dati più significativi del Conto economico 2023. In sintesi: il valore della produzione è pari a euro 5.655.365 (più 3,58 per cento rispetto all’esercizio precedente), tra contributi di funzionamento e di esercizio da parte della Regione Toscana (rispettivamente euro 1.433.000 ed euro 436.037, di cui 400.000 per la gestione corrente della tenuta di San Rossore); contributi da altri Enti pubblici (euro 831.693), dai comuni della Comunità del Parco (euro 586.071) e dal Ministero dell’Ambiente (euro 245.619).  

I ricavi per prestazioni dell’attività commerciale sono pari a euro 905.923, tra introiti da ingressi, vendita animali e legnami, contributi comunitari a sostegno dell’azienda agro-zootecnica. Gli altri ricavi e proventi ammontano a euro 733.888.  
I costi della produzione sono di euro 5.456.441 (più 4,32 per cento). 

Il personale del Parco è composto da 43 dipendenti, a questi si aggiungono 1 dipendente del Segretario della Presidenza della Repubblica e 2 dipendenti della Regione Toscana. Il costo del personale, che non ricomprende il personale in comando dalla Presidenza della Repubblica, è pari a euro 1.696.117, in aumento rispetto al 2022 di circa il 6 e 85 per cento. 
La destinazione dell’utile del Bilancio di esercizio 2023, pari a euro 96.074, viene suddivisa tra il 20 per cento a riserva legale per eventuali perdite future; e l’80 per cento vincolata ad investimenti.
Come stabilito da legge regionale, una specifica sezione offre un focus sulla tenuta di San Rossore. In sintesi: il totale dei ricavi per il 2023 è pari a euro 1.284.016. Il totale dei costi a euro 806.198. Il costo del personale, imputabile alla gestione della Tenuta, ammonta a euro 688.472,52. 
Tra le attività più importanti del piano triennale ricordiamo le azioni di promozione del territorio comune ai tre Parchi regionali, il lavoro sulla Carta europea del turismo sostenibile, gli interventi sul masterplan della Tenuta, l’impegno a rafforzare la percezione del parco e dei suoi caratteri identitari, il riordino delle attività di fruizione della tenuta di San Rossore, tra cui la regolarizzazione del rapporto con la società che ha in gestione l’ippodromo. De Robertis ha concluso il proprio intervento ricordando il voto a maggioranza espresso in commissione, e sottolineando quanto la direzione creda nell’azienda agricola del Parco. 

Ad aprire il dibattito Diego Petrucci (FdI) che, pur riconoscendo “elementi di virtuosità, unicità ed eccellenza rispetto all’attività dell’azienda agricola pubblica”, ha affermato che “non è per noi sufficiente”. Secondo il consigliere non solo il Parco dovrebbe vivere di luce propria, ma gran parte del patrimonio è in stato di abbandono, la spiaggia del Gombo non è fruita come area marina protetta; stesso discorso anche sulle mancate opportunità riguardanti rispettivamente l’ippodromo, “contesto eccezionale per corse al galoppo d’estate”, e sulla vicenda imbarcazioni da diporto. “Tutte questioni irrisolte che portano ad un bilancio che, anziché segnare un più segnano un meno – ha concluso Petrucci – per l’incapacità di mettere a sistema queste attività”. 

A dare una lettura diametralmente diversa del Bilancio ci ha pensato Andrea Pieroni (Pd) che, riprendendo Dante, ha affermato che non siamo di fronte alla “morta gora, ma ad una realtà viva che sta lavorando per potenziare le attività”. Basti pensare allo sviluppo dell’azienda agricola e all’allevamento, all’impegno nel rendere compatibile la salvaguardia del patrimonio naturalistico con la fruizione pubblica, alle azioni attivate rispetto al patrimonio immobiliare o al percorso avviato sulle boe. “Il bilancio 2023 va valutato in positivo – ha concluso Pieroni – perché segnala tutta una serie di elementi che mostrano una tendenza a migliorare”. 
 

redazione.cascinanotizie