La Regione Toscana a difesa dei diritti. Mozione di Nardini per il Toscana Pride
Alessandra Nardini presenta una mozione al consiglio regionale per confermare il patrocinio al Toscana Pride 2019
Il Toscana Pride si avvicina e se da una parte c’è l’università di Pisa che ha votato contro il patrocinio alla manifestazione (leggi qui), altre importanti realtà coma la Scuola Normale Superiore, hanno scelto di non far mancare la propria vicinanza agli organizzatori.
Ora è il momento della Regione Toscana che dovrà discutere su una mozione di sostegno ed adesione presentata dalla consigliera del Partito Democratico Alessandra Nardini. La discussione è contenuta nell’ordine del giorno della seduta di martedì prossimo, che poi si prolungherà anche al giorno seguente, ma essendo fra le prime in discussione, è probabile che già martedì sia messa in votazione.
«In un tempo in cui la peggiore delle destre ci vuole portare culturalmente indietro nel campo dei diritti, afferma Nardini, è con grande orgoglio che ho presentato in Consiglio Regionale una mozione di sostegno e di adesione formale al Toscana Pride 2019, che culminerà con la manifestazione del 6 luglio a Pisa, alla quale parteciperò personalmente accanto al popolo LGBTIQA+».
«La Toscana, prosegue la consigliera Dem, è sempre stata un'apripista in Italia in questo ambito e dovrà continuare a essere protagonista della difesa dei diritti acquisiti e della battaglia per ottenere importanti ulteriori conquiste. Nella mozione si avanzano richieste chiarissime alla Regione, ovvero confermare la propria adesione e partecipazione al Toscana Pride 2019 che vedrà il culmine con la manifestazione prevista a Pisa il prossimo 6 luglio; attivarsi, contestualmente, per sollecitare tutti i Comuni della Toscana a fare altrettanto, indipendentemente dal colore politico delle amministrazioni locali; continuare a garantire il pieno sostegno alle politiche per favorire l'inclusione sociale delle soggettività LGBTIQA+, a partire dalla piena attuazione della l.r. 63/2004; promuovere e discutere, anche a livello regionale per quanto di propria competenza, provvedimenti contro i crimini d’odio (“hate crimes”) che prevedano anche e soprattutto processi efficaci di prevenzione degli stessi».
Inoltre prosegue Alessandra Nardini nello spiegare la propria mozione, «promuovere, in via generale, politiche accurate e inclusive in tutti i contesti sociali; potenziare, sempre nell’ambito delle competenze regionali, i percorsi educativi previsti all’interno dei sistemi scolastici, anche formando e supportando le figure coinvolte nei processi di educazione (dirigenti, docenti, genitori ecc.), finalizzati a contrastare qualsiasi forma di discriminazione; promuovere un dialogo costante, programmatico, operativo e costruttivo con le Associazioni che compongono il Comitato Toscana Pride attraverso la costituzione di tavoli di discussione a livello regionale e promuovendo gli stessi anche a livello comunale».
Infine con questa mozione la consigliera Nardini intende sollecitare l’ingresso di tutte le Pubbliche Amministrazioni della Toscana ad aderire alla Rete RE.A.D.Y. e consolidare le buone pratiche attuate ad oggi, assicurando continuità e costanza al sostegno economico regionale.