La rivincita (l'ennesima) del gruppo

Sport
PISA e Provincia
Sabato, 17 Aprile 2021

Troppe volte questo Pisa è stato dato per finito, una lezione che andrebbe imparata una volta per tutte

Il Pisa riparte di slancio, una vittoria dai molti significati quella contro il Cosenza. Prima di tutto per la classifica. Con questi tre punti i nerazzurri hanno blindato la salvezza e mantenuto il margine di vantaggio sulle squadre che seguono e, volendo, pure accorciato con chi precede, ma soprattutto hanno dimostrato, una volta di più, di non aver niente a che fare, per qualità, con le squadre in lotta per la salvezza. Una vittoria che scaccia via anche le paure di una tifoseria, anzi, di una parte della tifoseria, che non riesce a togliersi di dosso le scorie del passato e vede inquietanti fantasmi anche a distanza di anni. Sotto questo aspetto occorre crescere e occorre farlo alla svelta, perché è intellettualmente inaccettabile paragonare il Pisa di oggi a quello di Pomponi, per qualità dei giocatori, per forza della società e per qualità dello staff tecnico: pensare solo lontanamente di mettere sullo stesso piano D’Angelo e Giordano è blasfemia calcistica da processo inquisitorio.

Bene ha fatto Gucher a sottolineare certi aspetti ed che sia stato proprio lui a segnare il goal del vantaggio assume un significato importante. Il capitano nelle ultime settimane era parso un po’ in difficoltà soprattutto sul piano fisico, la rete messa a segno oggi, la sesta in stagione, suo record personale, ha dato il la alla riscossa di un gruppo che non muore mai, ma che troppe volte viene dato per finito. Un gruppo che indubbiamente avrà i suoi limiti, ma che ha un cuore grande così.

foto Daniele Francesconi / Pisa SC

massimo.corsini