La statua che non c'è: Buscemi annuncia la Soprintendenza è all'oscuro

Politica
PISA e Provincia
Mercoledì, 21 Agosto 2019

Diritti in Comune ha interpellato la Soprintendenza riguardo una nuova statua a Galileo, ma l'ente non ha ricevuto nessuna comunicazione nonostante i proclami dell'ex assessore

Nonostante sia stato congedato dal sindaco Michele Conti non si arrestano le polemiche intorno ad Andrae Buscemi, questa volta il contendere è legato all’annunciato posizionamento di una statua di Galileo Galilei (sarebbe la terza in città) in largo Ciro Menotti. A sollevare la questione è Ciccio Auletta e Diritti in comune, ovvero la forza politica che comprende Una città in comune, Rifondazione Comunista e Pisa Possibile

«L'assessore alla Cultura Andrea Buscemi è stato appena dimesso dal sindaco, sostituito dopo un anno dalla sua nomina senza spiegarne le ragioni (che tutti conosciamo), scrive Auletta. Per ricordare la sua figura ad una città che lo ha tanto amato, ha annunciato pubblicamente la collocazione a breve in Largo Ciro Menotti di un gigantesco Galileo Galilei in bronzo, alto tre metri e mezzo, opera di Gabriele Vicari. Era uno dei punti centrali del suo programma di mandato, assieme alle farneticanti proposte di riportare il monumento a Fibonacci dal Camposanto in Piazza XX Settembre, laddove rimase per un brevissimo periodo durante il Ventennio, e di “ripristinare la statua dedicata ad Andrea Pisano che si trovava in piazza San Sisto e che fu fatta saltare nel dopoguerra da militari americani ubriachi”. (Peccato che si trattasse di Giovanni e non di Andrea Pisano e che già Enzo Carli sostenesse che là “stava malissimo”)».

«È mai possibile che a Pisa anche agli amministratori peggiori, incompetenti e sfiduciati dalla città prima che dalla giunta, sia permesso di lasciare il segno in questo modo? Si chiedono da diritti in Comune. Abbiamo dunque chiesto alla Soprintendenza se avesse ricevuto il progetto di collocazione di questa statua di grandi dimensioni (un Galileo che, a giudicare dalla foto, pare giocare a bowling). Oggi ci è stato risposto che “l'arch. Mariagrazia Tampieri, funzionario delegato sul territorio di Pisa, chiede, per potersi esprimere a riguardo, la trasmissione di un progetto comprensivo di relazione tecnica, elaborati grafici, progetto basamento, progetto fondazioni, calcoli strutturali”. L'assessore (sfiduciato) fa il suo roboante annuncio, e intanto la Soprintendenza non ha ancora ricevuto le carte.

«Accadeva un tempo, ricorda Diritti in Comune, che Commissioni apposite decidessero a chi dedicare i monumenti, ne valutassero i bozzetti e i progetti d'inserimento nel contesto urbano. A Pisa sembra essere un affare privato e in giunta pensano di poter disporre in piena autonomia degli spazi pubblici: mentre gli artisti di strada vengono sempre più spesso cacciati dalle piazze, in quegli stessi luoghi vengono paracadutate statue che vi rimangono per anni, semplicemente perché a volerlo è il potente di turno».

«Sempre nell'Inventario Pisano (1976) Carli sostiene “che, in rapporto con la loro grandezza, poche città d'Italia siano altrettanto ricche di monumenti, di statue in piazza quanto Pisa”. Aggiungiamo che in città esistono già un “Galileo pensieroso”, realizzato da Emilio Demi nella prima metà dell'Ottocento per il cortile della Sapienza, e un “Galileo che pare colpito da ictus” in Lungarno Simonelli, sotto la Torre Guelfa. Quest'ultima statua, realizzata dalla scultrice Stefania Guidi, fu commissionata vent'anni fa dall'imprenditore Farnesi e, grazie all'intercessione degli Amici dei Musei e Monumenti Pisani, nel 2008 andò a sostituire La porta della sapienza di Pietro Cascella, a sua volta trasferita davanti all'Aeroporto. Una girandola di statue, senza un progetto», concludono da Diritti in Comune.

 

redazione.cascinanotizie