La Stazione Leopolda passa a Patrimonio Pisa Spa. L'Arci al Comune: "Aprire un tavolo di confronto con le associazioni"

Politica
PISA e Provincia
Venerdì, 19 Aprile 2024

"Non possiamo che ribadire l’importanza che ha avuto e avrebbe ancora potuto avere"

Ha scritto l'Ufficio di Presidenza ARCI Comitato di Pisa APS – Onlus.

Con un atto formale degli uffici tecnici, la Giunta Conti liquida l'esperienza pluridecennale della Casa delle Città Leopolda. Lascia sconcerto prima di tutto la modalità. A seguito di una legittima richiesta di incontro con l’Amministrazione da parte delle realtà associative che ne compongono il cartello di cui il nostro Comitato ARCI fa parte, la risposta è stata una missiva tecnica in cui si richiedeva la restituzione dei locali congiuntamente al pagamento delle indennità rimanenti a fronte del termine della concessione degli stessi.

Con poche righe, si conclude un percorso che ad oggi resta, per la sua unicità, formulazione e per la modalità di costituzione, un'eccellenza per il territorio pisano. La Casa delle Città Leopolda, associazione di associazioni, ha infatti vitalizzato e animato per anni, i locali della ex Stazione Leopolda a favore della città, rispondendo anche ai bisogni sociali emergenti di un quartiere complesso, attraverso attività socio-educative, ricreative e culturali, ospitando convegni di spessore, spettacoli teatrali, proiezioni e festival cinematografici, eventi di richiamo nazionale, attività per l'infanzia e l'adolescenza, assemblee pubbliche, iniziative volte alla partecipazione della cittadinanza e tanto altro.

Il Comune di Pisa, senza concessione da parte del Sindaco, di un confronto con questa realtà, chiede la restituzione dei locali per permettere l’avvicendamento con Patrimonio Pisa Spa, la partecipata con cui l’Amministrazione ha intenzione di occuparsi della promozione della cultura su Pisa, attraverso i non meglio specificati “grandi eventi”.

Tutto questo accade proprio dopo le dichiarazioni del nuovo amministratore delegato, Matteo Degl’Innocenti, che ha più volte affermato di non avere le competenze per gestire lo sviluppo culturale della città, arrivando a proporre per i locali della Sesta Porta, una “galleria” con fondi commerciali, riducendo la visione culturale a un mero centro commerciale.

Da settimane, come tante e tanti, ci siamo chiesti dunque quale sia la proposta innovativa che il Comune di Pisa ha rispetto allo sviluppo culturale della città e degli spazi, tra cui l’ex Stazione Leopolda, che dovrebbero passare alla gestione di Patrimonio Pisa. Ad oggi, infatti, non c’è alcun progetto, programma, documento di indirizzo che chiarisca questi aspetti, al momento abbastanza fumosi.
La nostra sensazione è che tutte queste dichiarazioni roboanti, invece rappresentino una scusa per allontanare un’esperienza che fin dall’inizio del primo mandato del Sindaco Conti è stata fortemente osteggiata, a partire dalla proposta del 2019, di sostituire l’offerta culturale delle associazioni con un mercato ortofrutticolo che doveva sorgere proprio in quegli stessi spazi recuperati con fondi pubblici negli anni '90.

Ma questo è solo uno degli aspetti che ci lascia amareggiati, da anni assistiamo a una chiusura tra questa Amministrazione e l’associazionismo diffuso del territorio pisano, registriamo una mancanza di dialogo che spesso sfocia in prese di posizioni miopi e unilaterali da parte della stessa.

Non possiamo che ribadire l’importanza che ha avuto e avrebbe ancora potuto avere, con una maggiore attenzione delle amministrazioni comunali, se solo per esempio si fosse voluto modificare il regolamento che impone un canone concessorio così ingiustamente alto, un’esperienza come quella della Casa della Città Leopolda. Un'importanza che non deriva solo dal recupero architettonico di uno spazio, bensì dalla rigenerazione sociale e culturale di un intero quartiere e dalla sua capacità di essere attraversabile da parte di tutte le cittadine e i cittadini grazie a una proposta culturale di qualità e pienamente accessibile.

Come ARCI ribadiamo la richiesta che da anni facciamo a questa amministrazione di aprire un tavolo di confronto con le associazioni per condividere percorsi di programmazione e progettazione trasparente e per sviluppare una vera proposta culturale e sociale per tutta la città di Pisa.

 

redazione.cascinanotizie