La Toscana della 'ndrangheta e il Keu: FdI chiede controlli approfonditi in Valdera
Al centro di una interrogazione l'origine e la natura dei fanghi utilizzati sui territori di Pontedera, Lajatico, Capannoli e Terricciola
Dopo Santa Croce sull'Arno, gli effetti dell'inchiesta della Dda di Firenze che sta scuotendo la Toscana, arrivano anche in Valdera.
Il keu, l'inerte inquinante derivato dal trattamento dei fanghi prodotti dalle concerie del Cuoio, quello usato a tonnellate sotto il tracciato della nuova strada regionale che collega Empoli a Castelfiorentino, potrebbe infatti essere finito anche sui territorio di Pontedera, Lajatico, Capannoli e Terricciola.
Per questo motivo, Fratelli d'Italia Pontedera promuove un'interrogazione per chiedere la predisposizione di tutti i controlli necessari a capire l'origine e la natura dei fanghi utilizzati sul territorio comunale.
Scrive Fratelli d'Italia Pontedera
Rifiuti tossici delle concerie, chieste verifiche anche a Pontedera, Lajatico, Terricciola, Capannoli
Nel corso del periodo compreso tra il 2000 e il 2020, è presumibile che nei nostri territori comunali siano stati smaltiti fanghi in terreni agricoli e ci siano stati anche spandimenti di terra in aree edificabili e/o di completamento.
Alla luce della maxi inchiesta sui reati ambientali e gli sversamenti illegali degli scarti del comparto conciario di Santa Croce Sull’Arno, abbiamo presentato un’interrogazione: chiediamo al sindaco di verificare se parte dei rifiuti pericolosi delle concerie possano essere stati riversati anche nei terreni presenti nei Comuni di Pontedera, Lajatico, Capannoli e Terricciola. Infatti, non ci sono soltanto le 8 mila tonnellate di rifiuti pericolosi interrati sotto l’asfalto strada regionale 429, tra Empoli e Castelfiorentino. Il cosìdetto “keu”, il materiale derivato dalla combustione degli scarti del distretto del cuoio, secondo l’accusa, sarebbe finito in giro per mezza Toscana.
L’amministrazione deve quindi predisporre una serie di controlli approfonditi, per stabilire la provenienza dei fanghi utilizzati sul territorio comunale e verificare che i terreni non risultino inquinati.