La vittoria di una squadra solida e di un gruppo in fiducia
Non solo tre punti d'oro, ma anche lo scontro diretto a favore sono il giusto premio per una prestazione sopra le righe
Il Pisa espugna anche il Tardini e si mette definitivamente alle spalle quello che in molti avevano troppo affrettatamente definito periodo nero della squadra, anche se in realtà si era trattato di due partite perse in casa con il ruolino di marci che in trasferta ha sempre registrato un andamento positivo.
A Parma la squadra di D’Angelo ha dovuto fare a meno di Hermannsson, Marin (squalificati) e Gliozzi (influenzato) e scusate se è poco. Nonostante questo è scesa in campo con il piglio della grande squadra e la voglia di fare la partita. Missione compiuta perché per tutti i 90’, anche durante le fasi nelle quali il Parma ha provato a spingere di più, la voglia di proporsi in avanti non è mai venuta meno e la retroguardia dei ducali è sempre dovuta restare sul chi va la. I numeri poi parlano di zero parate per Nicolas, con un solo vero pericolo partito da un rimpallo perso sulla tre quarti avversaria, Barba e Caracciolo, tornato ad indossare la fascia di capitano, sono stati fra i migliori, non tanto perché sovraccaricati di lavoro, quanto perché hanno impedito qualsiasi trama pericolosa agli avversari e non era un compito facile visto che la squadra di Pecchia, senza un centravanti di ruolo, non dava punti di riferimento. Eppure stiamo parlando di gente che solo tre giorni fa aveva rifilato quattro reti a domicilio alla prima della classe.
In avanti nel primo tempo si è visto un Sibilli agire quasi da prima punta, con Moreo una decina di metri indietro. La mossa ha dato vivacità e velocità al fronte offensivo, poi nella ripresa, a squadra un po’ più stanche è stato Moreo ad agire da centravanti puro. L’ex Empoli e Brescia ha avuto anche la palla goal, ma il suo tiro si è spento sulla faccia di Chichizola che ha salvato in quel frangente il risultato. La svolta poi è arrivata con i cambi, ancora una volta azzeccati, ma soprattutto con il ritorno in campo di Torregrossa che ha impiegato pochi minuti per servire l’assist vincente a Tourè che ha fulminato il numero 1 del Parma. Una rete che il centrocampista nerazzurro ha meritato e che è il coronamento di un ottimo periodo di forma.
Vinto il primo scontro diretto di un trittico di fuoco, e messa a favore anche la classifica in caso di arrivo in parità con gli emiliani, adesso ad attendere il Pisa c’è il Palermo, un’altra partita non facile, da affrontare con le dovute cautele, ma anche con la consapevolezza di essere tornati quelli visti nel girone di andata sotto la gestione D’Angelo.