Lapi sui primi due mesi di giunta Ceccardi

Politica
Cascina
Venerdì, 26 Agosto 2016

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviataci dall'ex assessore e consigliere Cascinese Andrea Lapi presentatore della Lista “La sinistra e i Comunisti – Alternativa per Cascina”

Sono trascorsi due mesi dalla vittoria di Susanna Ceccardi nelle elezioni comunali di Cascina per cui è possibile fare un primo bilancio, sulle intenzioni ancora (più che sulle scelte concrete che richiederanno un po’ più di tempo), alla base del nuovo Governo della città.

Personalmente considero l’attuale esecutivo un avversario politico da combattere senza tuttavia avere preconcetti di base; non è impossibile, infatti, che possano esserci scelte del tutto condivisibili qualora siano indirizzate a giovamento della collettività amministrata.

Ritengo, tuttavia, che alcune considerazioni possano già essere fatte se non altro per la visibilità che taluni componenti della Giunta comunale hanno acquisito con le proprie iniziative.

In generale, al momento, ritengo che sia stato dato grande rilievo all’“apparire” da parte di ciascuno, piuttosto che all’“essere”. Come altrimenti possono essere giudicate le foto che ritraggono la Sindaca a presenziare lo sgombero di un alloggio o di alcune roulottes di nomadi da una strada comunale, che poi si traduce in un mero “spostamento” da un luogo ad un altro. E che dire, poi, dell’Assessore Nannipieri che si è auto assunto un ruolo centrale immortalandosi quasi quotidianamente con un selfie (ieri in casa di qualche artista locale, oggi al teatro nel corso di opere di manutenzione ordinaria – fatte in camicia bianca con maniche arrotolate? -, domani in biblioteca per annunciare l’acquisto di nuovi quotidiani, ecc.) ma di cui ancora sfuggono gli indirizzi propri della delega a lui attribuita se non che i temi della legalità, della pace e della solidarietà internazionale (saranno accolti il prossimo anno i bambini saharawi?) non faranno parte della propria agenda politica. Devo ricordare, infatti, che le novità propagandate circa il rilievo da dare ad artisti locali o il percorso turistico delle pievi romaniche sono solo presunte tali: in un caso è stato nel corso del mandato del Sindaco Franceschini, in particolare nel primo, che sono stati valorizzati molti artisti locali (pittori, scultori, artisti vari) anche attraverso mostre ospitate nei locali comunali, a cui si erano aggiunti i rapporti stabiliti con i proprietari di ville storiche che ospitarono concerti ed altre riuscitissime iniziative di carattere culturale; nel secondo fu il Sindaco Cacciamano a sviluppare il percorso delle pievi anche attraverso un depliant dedicato diffuso tra i tour operator.

Nel concreto, altresì, abbiamo assistito alle prevedibili dichiarazioni della Sindaca circa l’impossibilità di dare seguito alle promesse elettorali sulla diminuzione delle tasse a causa della situazione di bilancio ereditata dal centro sinistra. Viene facile ricordare che Ceccardi ha svolto un mandato quinquennale come consigliera comunale per cui avrebbe dovuto conoscere il quadro economico-finanziario dell’Amministrazione (o forse si è distratta per cinque anni?); si può dire oggi che consapevolmente vane (e quindi sostanziali bugie) erano le promesse fatte in campagna elettorale? E inoltre, non è forse vero che tutti gli Enti Locali (e lo stesso Stato nazionale) vivono sulla base della propria situazione debitoria e semmai occorre verificare che il debito di bilancio sia sostenibile? (mi pare che i revisori dei conti comunali abbiano raccomandato attenzione ma non denunciato situazioni insostenibili!).

Proseguendo si potrebbero citare le posizioni nei confronti dell’Islam e dei musulmani (tanto per tenersi distanti dalle concrete problematiche locali!): dapprima la Sindaca con la vignetta nella quale una teutonica rappresentante della verde Europa caccia (scalcia!) il musulmano con la faccio di porco dall’antico continente, a cui ha fatto seguito subito dopo la proposta del Nannipieri, rilanciata dalla Sindaca stessa, di attribuire la cittadinanza onoraria a Magdi Allam di cui sono note le posizioni islamofobe (tanto da essere sottoposto in passato a provvedimento disciplinare dall’Ordine dei Giornalisti). E’ forse intenzione della Giunta dichiarare la guerra all’Islam? E chi non perde occasione per presentare la propria fede cattolica (ricordate i selfie mentre appendeva il crocefisso?), non intende ascoltare la parola del Papa per il quale la guerra è contro il Daesh e non contro l’Islam? E allora, la proposta della cittadinanza onoraria a chi, in virtù della conversione fatta, si è denominato “Cristiano” non può che apparire una mera provocazione nei confronti di una intera comunità, quella cascinese, capace di accogliere nel tempo nuovi cittadini senza distinzione di fede, nel pieno rispetto della Costituzione Italiana.

Ed eccoci al Politeama che in queste settimane estive è assurto più volte agli onori della cronaca; è stato nominato un nuovo Consiglio di Amministrazione, e fin qui niente da dire se non che un problema evidenziato e criticato anche dal sottoscritto in passato (nomine espressione di partito) si è ripetuto anche nella presente occasione da chi ne aveva fatto motivo di battaglia. Vorrei modestamente far osservare, comunque, che il neo Presidente Buscemi si dovrebbe occupare, per dovere istituzionale, più della corretta amministrazione del Teatro (come mi sembra orientato a fare) piuttosto che dell’offerta complessiva sugli spettacoli: Buscemi non è il direttore artistico del Teatro, semmai si può candidare a divenirlo in futuro. Mi sembra, invece, che si dovrebbe tenere conto del ruolo acquisito e riconosciuto nel territorio che il Politeama si è ritagliato con un’offerta teatrale che non va a sovrapporsi, neppure temporalmente, a quella del Teatro Verdi di Pisa e del Teatro Era di Pontedera, con i quali, semmai, andrebbero intrapresi nuovi percorsi di cui potrebbero beneficiare tutti; un’offerta, quella di Cascina, che ha consentito negli anni di fidelizzare un proprio pubblico, e che non dovrebbe quindi essere posta in discussione (sempre che ve ne siano le possibilità economiche) senza creare improduttive contrapposizioni e competizioni con le altre strutture.

 

 

massimo.corsini