L'appello di Arci 690 per i bambini Saharawi

Cronaca
Cascina
Venerdì, 24 Febbraio 2017

L'Associazione Arci 690 di Cascina esprime la propria delusione ed il proprio sconcerto per la decisione presa dal ConsiglioComunale di Cascina a maggioranza Leghista in merito al progetto Saharawi. progetto al quale l'amministrazione guidata dalla sindaca Ceccardi ha deciso di togliere i fondi che erano destinati ad accogliere i bambini Saharawi nel comune di Cascina per far trascorrere loro un emse di vacanza lontano dalla calura del deserto.

"Abbiamo dovuto attendere 7 mesi per avere risposte dalla nuova amministrazione comunale, scrivo dall'associazione, e le abbiamo avute solo perché il PD, insieme a Sinistra per Cascina, ha deciso di presentare una mozione in Consiglio per sollecitare la giunta a prendere una posizione sul tema del gemellaggio tra Cascina e la tendopoli saharawi di Um Drega e soprattutto sulle iniziative che l’associazione Arci 690 realizza da 31 anni sul territorio. Da luglio, l’atteggiamento dei volontari e delle volontarie è stato quello del confronto aperto e fiducioso (nonostante le dichiarazioni di chiusura pronunciate da Susanna Ceccardi in campagna elettorale), ma ogni aspettativa è stata disattesa, a tal punto che per la prima volta in decenni di attività l’associazione cascinese non ha potuto rispettare la scadenza prevista per il 31 gennaio dal progetto nazionale “Piccoli Ambasciatori di Pace”. Nessuno di noi sapeva infatti se la sindaca avrebbe appoggiato questo progetto e concesso una struttura comunale per l’accoglienza dei bambini nel mese di luglio".

"Ci siamo mossi, prosegue la nota dell'Arci 690,  nella completa indifferenza dell’amministrazione che, messa alle strette, ha dovuto finalmente scoprire le sue carte durante l’ultimo Consiglio Comunale. Se da un lato la giunta ha affermato di voler mantenere aperto il gemellaggio e quindi difendere a parole la causa del popolo saharawi, nei fatti ha deciso di non dare nessuna sostanza a questi intenti. Infatti ogni sostegno ai progetti proposti da Arci 690 è stato negato. Quello che ci rammarica di più è vedere che gli amministratori hanno motivato questa scelta con la mancanza di risorse economiche, quando in realtà avrebbero potuto contribuire alla realizzazione dei progetti di solidarietà con il popolo saharawi in molti altri modi: offrire una sede comunale per l’ospitalità o altri servizi, invitare i bambini e il loro rappresentante in Consiglio Comunale. Tutto questo non accadrà, e troviamo inaccettabile che il disinteresse di sindaca, assessori e consiglieri della maggioranza venga spacciato per altro. Durante l’accoglienza del mese di luglio 2016 i rappresentanti dell’amministrazione avevano già scelto di non essere presenti alla festa di benvenuto, mostrando un atteggiamento di ostilità del tutto immotivato. Ci rattrista l’ipocrisia di chi strumentalizza la crisi per fomentare le paure verso l’altro e chiudere i cuori alla solidarietà, che invece da sempre fa parte dell’identità di moltissime persone cascinesi".

"La consapevolezza, conclude il comunicato, di questa distanza istituzionale ci spinge ad essere ancora più uniti e ad affrontare con coraggio le tante difficoltà economiche e organizzative che quest’anno si presentano. Accogliere un gruppo di 10 bambini e bambine saharawi significa offrire loro la possibilità di essere seguiti da specialisti, di effettuare visite mediche spesso urgenti che non hanno modo di fare nei campi profughi dove vivono. Significa anche offrire loro la possibilità di passare qualche settimana lontani dalle temperature proibitive del deserto, offrirgli un’alimentazione bilanciata. Significa anche permettere loro di portare un messaggio di pace e di essere ambasciatori della causa del proprio popolo. Per tutti questi motivi chiediamo alla cittadinanza di starci vicino come sempre, ma di aiutarci con una passione ancora più grande, per fare in modo che il progetto accoglienza accada ancora. Stiamo cercando famiglie disposte ad ospitare un minore nel mese di luglio. Chi desidera ricevere maggiori informazioni contatti la nostra associazione via email o via Facebook “Progetto Saharawi Cascina”. Ringraziamo intanto tutti coloro che ci hanno già scritto e che seguono con attenzione gli sviluppi dell’organizzazione!

A proposito della decisione presa dall'amministrazione comunale è possibile esprimere la propria opinione partecipando al nostro sondaggio on line

 

massimo.corsini