L'area politica interna al PD "per Piazza Grande" riflette sul post elezioni
Dopo la vittoria di settembre, non deludiamo chi chiede un’alternativa
L’area politica del PD di Pisa “per Piazza Grande”, alcune settimana dopo le lezioni amminstrative e regionali, offre una riflessione su quelli che sono stati i risultati usciti dalle urne. «La tornata elettorale, scrivono, ha visto anche a Pisa la sconfitta delle destre e l’affermazione del PD e del centrosinistra. Questa tendenza - più intensa che in altre aree della provincia – è anche il frutto del malcontento cresciuto in città negli ultimi mesi per gli impegni non mantenuti e per gli insuccessi evidenti. La giunta Conti - ulteriormente indebolita dalla bocciatura elettorale di ben due assessore, oltre che del segretario provinciale e del capogruppo comunale della Lega - non riesce ad essere un punto di riferimento nella crisi e non produce un disegno per il rilancio della Città, di fronte alle difficoltà di settori - il turismo, l’università, i servizi ospedalieri e quelli aeroportuali, il commercio, la cultura - fortemente colpiti e tutti fondamentali per Pisa. Intanto regna il caos nella gestione della macchina comunale fra inchieste, avvicendamenti ed incidenti vari e non si scorge nessun nuovo progetto. Una mancanza finora mascherata dalla dote di iniziative e di risorse lasciata dalla precedente amministrazione, che diventa ora particolarmente colpevole e dannosa, con il rischio di perdere l’appuntamento con i fondi europei».
«In questo quadro il PD deve prendere subito un’iniziativa, intensificando il lavoro di opposizione a partire dai temi “caldi”, proseguono. Il nuovo Piano Strutturale - nato vecchio e dannoso fin dai concetti che lo ispirano – va respinto collaborando con le realtà cittadine già impegnate su questo fronte. Bisogna continuare a far sentire solidarietà piena alla comunità islamica, che vede negato il diritto ad edificare un proprio luogo di preghiera. Va superata una guida inadeguata delle politiche di area (socio sanitarie, socio educative e abitative). Deve terminare la scandalosa soppressione di fatto dei Consigli Territoriali di Partecipazione. Serve poi rilanciare iniziative strategiche come il potenziamento della linea ferroviaria per Firenze, indispensabile insieme al rilancio dell’aeroporto per lo sviluppo della Arno Valley, grande area metropolitana da Pisa a Firenze. Servirebbe, soprattutto, avviare un cantiere, politico e programmatico, rivolto a tutti i soggetti politici, sociali e civici interessati alla costruzione di un’alternativa. È necessaria, però, anche assoluta chiarezza nei comportamenti, fermezza nel rimarcare costantemente la nostra opposizione a questa giunta senza possibilità di equivoco. Molti iscritti ci chiedono questo, disorientati da iniziative recenti quantomeno non ben spiegate, che rischiano di sembrare in contraddizione col lavoro di opposizione del nostro gruppo consiliare. Per questo vanno accuratamente distinte le relazioni istituzionali dagli incontri di carattere politico-amministrativo, evitando di offrire alla destra occasioni di strumentalizzazione. Altrimenti chi ci guarda non capisce».
«Auspichiamo l’apertura di una fase coraggiosa, autenticamente ed intensamente unitaria, nella vita del PD cittadino, che rafforzi una linea di contrasto alla giunta delle destre e si riorganizzi di conseguenza. Una fase in cui, senza perdere entusiasmo e, soprattutto, senza perdere altro tempo, dare seguito a queste necessità con il contributo di tutti. Chiediamo a chi guida il Partito ad ogni livello di procedere. Se questo avverrà noi ci saremo, ma è necessario dare risposte. Le forze migliori della città aspettano un segno, non deludiamole», è la conclusione di “per piazza grande Pisa”.