Latrofa e i comportamenti machisti e di violenza istituzionale

Politica
PISA e Provincia
Mercoledì, 26 Febbraio 2025

"Nuovo attacco del vicesindaco Latrofa alle nostre uditrici nelle commissioni: ora basta", è la denuncia esplicita del consigliere di Diritti in Comune, Ciccio Auletta, all'assessore Latrofa

Questo il comunicato istituzionale
  
Ora basta. Non è più ammissibile che siano tollerati i comportamenti machisti e di violenza istituzionale, che travalicano qualsiasi minimo livello di decenza arrivando fino al più becero piano personale, da parte dell’assessore Latrofa nei confronti delle nostre uditrici. 
  
Il lupo perde il pelo ma non il vizio, perché l’assessore non è nuovo a certi comportamenti di violenza istituzionale, come ha dimostrato nei confronti delle nostre uditrici Teresa Arrighetti e Tiziana Nadalutti. In particolare nel caso dell’episodio dello scorso maggio nei confronti di Teresa Arrighetti, l’attacco è stato così pesante che l’abbiamo denunciato anche pubblicamente. 
  
La stessa condotta inammissibile da parte del vicesindaco si è verificata nuovamente, questa volta contro l’altra uditrice della nostra coalizione, Giulia Contini, nella seduta della seconda commissione consiliare permanente dedicata al Progetto Pinqua che si è svolta venerdì 21 febbraio. 
  
E anche in questa occasione abbiamo portato la nostra posizione, le nostre domande, frutto di un percorso di incontri e assemblee con tante cittadine e cittadini interessati dal progetto grazie agli interventi di Giulia che come sempre in maniera puntuale, corretta e documentata, ha fatte domande più che legittime, posto dubbi, chiesto chiarimenti, a partire da una lettera pubblica sottoscritta da cittadine e cittadini che volevano informazioni e ponevano criticità, avendo come bussola l’interesse pubblico e della cittadinanza. 
  
Anche in questa consiliatura, le commissioni consiliari affrontano temi cruciali per la città proprio grazie al ruolo instancabilmente attivo e propositivo (basta vedere il numero degli argomenti depositati) delle nostre uditrici, che anche senza diritto di voto, portano avanti il programma con il quale siamo stati eletti in Consiglio comunale. 
  
Durante tutta la seduta della commissione in maniera reiterata il vicesindaco Latrofa ha avuto una condotta inammissibile, fino ad arrivare una invettiva ad personam contro la nostra Giulia, che è stata accusata di fare domande noiose, di essere impreparata, di “non studiare”. 
  
E come se questo non bastasse, nel momento in cui gli è stato fatto notare l’atteggiamento assolutamente inappropriato, ha cercato di manipolare le parole da lui dette, senza neanche il coraggio di rivendicarsi la sua scelta di offendere. Evidentemente l’assessore non è in grado di reggere un confronto puntuale nel merito delle questioni, e non avendo altri strumenti cerca di spostare la discussione su un piano “di potere” caratterizzato costantemente da toni violenti e giudizi svalutanti sulla persona. 
  
Come accaduto anche con Teresa, il livello più basso è stato poi raggiunto ancora una volta dall’assessore quando ha provato ad umiliare il ruolo ricoperto come uditrice da Giulia a fronte della sua carica di vicesindaco: un livore machista inaccettabile e da condannare. Tutto questo con la piena complicità e sostegno della Presidente della Commissione Rachele Compare e dei commissari della maggioranza, che hanno assunto lo stesso atteggiamento per tutto il corso della Commissione, anche nei confronti di altre componenti. 
  
Invece, non possiamo che ringraziare i consiglieri e le consigliere comunali delle altre forze di minoranza che hanno stigmatizzato l’assessore esprimendo solidarietà a Giulia. 
  
Si tratta di un attacco non solo personale alla nostra uditrice, ma a tutte e tutti noi, alle forze politiche che Giulia rappresenta con forza, competenza e determinazione. Siamo davanti ad una condotta che prova ad impedire di esprimersi all’interno delle commissioni nel merito dei temi posti e che respingiamo in ogni modo, per di più ricorrendo a bassezze come gli insulti sul piano personale. 
  
Un atteggiamento del genere, inoltre, impedisce un adeguato svolgimento della Commissione, creando un clima che impedisce di fatto una discussione degna di questo nome, e che dunque impedisce, in ultima istanza, che emergano informazioni su aspetti anche tecnici che sono essenziali perché uditori, uditrici, consigliere e consiglieri possano svolgere al meglio il proprio compito. 
  
Questo comportamento dell’assessore Latrofa non deve essere più tollerato nelle sale comunali. Intraprenderemo tutte le iniziative necessarie perché non si ripeta mai più e chiediamo al sindaco e a tutte le altre forze politiche di esprimersi. 
  
Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista 
  
  

 

redazione.cascinanotizie