L'aumento della Tari? Non è colpa del Comune
Tari, aumento dovuto all’introduzione del metodo Arera e al costo del personale Geofor. Sindaco Conti: «Novità normative ingabbiano i Comuni. Conteniamo le bollette con sgravi fino al 38% per categorie economiche e fondo da 500 mila euro per giovani e famiglie». Prima rata rinviata al 31 ottobre
Novità legislative rilevanti che impattano sul costo del servizio dei rifiuti e misure per calmierare gli aumenti in bolletta previsti dall’Amministrazione Comunale. A fare chiarezza sulla questione Tari durante una conferenza stampa il Sindaco di Pisa Michele Conti, che ha anche la delega al bilancio e l’amministratore unico di S.e.pi., Iacopo Cavallini.
«Le rilevanti novità normative degli ultimi anni che hanno di fatto “ingabbiato” l’azione del Comune, spiega il Sindaco Michele Conti, rispetto a molte scelte che in precedenza, pur nel rispetto della copertura integrale dei costi del servizio, rimanevano maggiormente in capo alle amministrazioni locali. Con la Legge 205/2017 è stata attribuita ad ARERA (Autorità per la regolazione per l’energia, reti e ambiente), la funzione di regolazione e controllo in materia di rifiuti assimilati. La delibera 443/2019 di ARERA ha rivoluzionato la modalità di costruzione dei piani finanziari dei rifiuti e le competenze, sia riconoscendo all’autorità stessa la definizione dei criteri per i costi efficienti di servizio, sia le competenze degli organi. Si è introdotto un nuovo metodo tariffario MTR, che ha sostituito il precedente, con l’istituzione di un iter che prevede che sia l’autorità territoriale competente (ATO Toscana Costa) ad approvare il piano finanziario del Comune, composto dalla sommatoria dei costi del gestore Geofor e del Comune, calcolati secondo il nuovo metodo. Il combinato disposto dell’introduzione del nuovo meccanismo di calcolo, che, come detto, non consente margini di manovra agli enti, unitamente alle difficoltà del bilancio di Geofor riguardo alla copertura dei costi, hanno reso di fatto impossibile per il Comune, come invece avvenuto negli ultimi anni, evitare l’aumento nelle tariffe per cittadini e imprese».
«Lo scorso anno, anche alla luce della pandemia, il Governo aveva consentito per il solo 2020 di lasciare invariate le tariffe allo stesso valore di quelle del 2019. Queste erano state calcolate sulla base di un piano finanziario che nel 2019 era stato costruito con la precedente modalità, prima delle novità ARERA. Novità penalizzanti, che il Comune di Pisa ha cercato, anche tramite ANCI, di contrastare a livello nazionale, purtroppo senza successo. Il valore delle bollette 2019 è stato pari a complessivi 27,4 milioni, a fronte di un PEF di pari importo. Nel 2020 le stesse bollette sono rimaste invariate nonostante il Piano Finanziario dell’anno, con il nuovo metodo ARERA fosse aumentato a 30,4 milioni. Nel corso del 2020, anche grazie a ristori nazionali, e con l’aggiunta di ulteriori stanziamenti di bilancio, si è riusciti a sgravare molte tariffe delle utenze non domestiche interessate da chiusure e limitazioni. Nel 2021, purtroppo, il Governo non ha concesso deroghe rispetto alla normale funzionalità del metodo ARERA. A causa di ciò e anche per via delle difficoltà del bilancio Geofor non è stato possibile approvare un piano finanziario (e di conseguenza le bollette) che, al netto dei recuperi e sgravi, non arrivasse alla cifra di 30,7 milioni. Se è pur vero che l’aumento dei piano finanziario su base annua è del 6.5%, purtroppo l’aumento netto in termini di spesa di piano finanziario da coprire, avendo lasciato le tariffe invariate nel 2020, è di quasi il 12%, con un aumento medio di circa il 10,95%. Il Comune, quindi, si è trovato nell’impossibilità di contenere questi aumenti, perché ha voluto prima di tutto garantire un pari livello nella qualità dei servizi offerti a cittadini e imprese». Le tariffe per la Tari, che prevede il principio della copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio, nel Comune di Pisa sono invariate da diversi anni, anche a fronte di miglioramenti di efficienza e in qualche caso di qualità nel servizio.
«Fra le ragioni dell’aumento, continua Conti, non possiamo non rilevare come negli ultimi mesi Geofor abbia assunto a tempo indeterminato la totalità del personale che risultava in precedenza impiegato presso cooperative di servizi con una paga molto bassa. È quindi iniziato un piano di assunzioni che ha avuto effetti significativi negli ultimi esercizi di Geofor. Basta confrontare i dati dei bilanci 2019 e 2020, con il budget 2021 per verificare come il costo di personale aziendale sia lievitato da circa 14 milioni del 2019 a circa 34 milioni del 2021, con una riduzione, invece, meno che proporzionale del costo dei servizi e delle esternalizzazioni. Parità di salario a parità di mansioni non è soltanto uno slogan da campagna elettorale, ma un impegno giusto e rispettato nel quale questa amministrazione ha creduto fermamente e che non poteva certo essere a saldo zero: assumere personale con contratti dignitosi, adeguati alla categoria e alla mansione, è risultato un percorso con conseguenze facilmente comprensibili in termini di bilancio».
«Viste le ultime novità legislative e alla luce degli stanziamenti di ristoro disposti dal Governo, spiega il Sindaco Conti, abbiamo deciso di posticipare ulteriormente il termine della prima rata al 31 ottobre, per rinviare il carico fiscale su cittadini e categorie economiche, fortemente provate dalla pandemia. Si sono inoltre introdotti sgravi in bolletta per le categorie economiche e sottocategorie che sono state chiuse anche nel 2021 in forza di provvedimenti governativi, e anche per quelle che sono state limitate in termini di aperture ed esercizio delle attività. Queste utenze (in tutto 2742) si vedranno le riduzioni disposte già direttamente in bolletta». Nel dettaglio si tratta di riduzioni del 38% per attività oggetto di chiusura: musei, associazioni sportive, cinema, sale congressi e teatri, magazzini delle attività oggetto di limitazioni e riduzioni, campeggi, impianti sportivi, esposizioni, negozi abbigliamento e beni durevoli interessati dalle chiusure, negozi di tende, tappeti e tessuti, parrucchieri ed estetisti, sale da ballo e locali ricreativi.
Uno sconto del 33% per le attività che hanno subito limitazioni: campeggi, alberghi con ristorante, affittacamere e alberghi, ristoranti, trattorie, pizzerie e pub, mense, hamburgherie e birrerie, bar, caffè e pasticcerie. «In considerazione della situazione di difficoltà e alla luce del tendenziale incremento dei costi, ha aggiunto il Sindaco, l’Amministrazione ha scelto di destinare ulteriori risorse (non meno di 500 mila euro) del proprio bilancio per venire incontro alle difficoltà delle famiglie e dei più giovani, dopo gli sforzi già fatti per gli anziani. Si tratterà, tuttavia, di interventi parametrati alla condizione socioeconomica delle famiglie, legati quindi all’ISEE. L’Amministrazione sta studiando, con gli uffici comunali e con SEPI, la definizione di nuovi specifici bandi, sul modello di quelli dell’anno 2020, indirizzati a nuclei familiari di giovani under 30 e a famiglie al di sotto di un determinato parametro di ISEE».
Queste azioni si aggiungono a quelle già deliberate entro il termine del 30 aprile che avevano introdotto alcune modifiche al regolamento del tributo prevedendo sgravi e riduzioni in precedenza non contemplati, che puntavano in modo particolare ad alleggerire il carico della tassa su alcune categorie particolari, dalle famiglie con disabili agli anziani ultra 65enni. Una riduzione del 25% per i nuclei familiari in cui risiedono portatori di handicap grave (legge 104/1992) con ISEE non superiore a 25.000€.
Per gli anziani ultrasessantacinquenni (nuclei familiari), si sono previste riduzioni della tariffa da un minimo del 20% fino al massimo del 50%, in relazione alla fascia ISEE non superiore a 20.000€. Si tratta di riduzioni finora non contemplate, a carico del bilancio, che si aggiungono alle esenzioni e riduzioni già previste per i redditi dei nuclei familiari con ISEE inferiore alla pensione minima INPS (6.702€) aumentata del 30%. «Nel corso dell’anno, conclude Conti, l’Amministrazione punterà, con la SEPI, anche alla definizione di uno specifico studio relativamente alla produzione dei rifiuti e all’analisi dei coefficienti di calcolo della tariffa, tenendo conto delle esperienze di città confrontabili con Pisa in termini di dimensionamento e produzioni dei rifiuti. L’obiettivo, anche qui, è quello di andare a definire, per il 2022, alcuni interventi mirati che consentano di calibrare in maniera più sostenibile il carico tra le varie categorie di utenze merceologiche. Dopo le recenti novità che hanno visto l’assegnazione da parte di ATO Toscana Costa del servizio rifiuti per 15 anni a RetiAmbiente spa, e tramite questa a Geofor come società operativa locale per l’area pisana, l’Amministrazione Comunale, con il proprio Ufficio Ambiente, continuerà a monitorare l’attività del gestore affinché si definiscano obiettivi di efficientamento nei servizi, ma al tempo stesso si continui a garantire un immutato livello di servizi».