Lavoratori agricoli al nero. Cgil: "La Toscana non è diversa dal resto del paese"
Appello del sindacato alle istituzioni: “Siano insediate e fatte funzionare subito tutte le sezioni territoriali della rete agricola di qualità”
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Ha scritto Mirko Borselli, segretario generale della Flai Cgil Toscana.
Ieri la notizia di 16 lavoratori senza regolare contratto di lavoro nei vigneti senesi, oggi quella di 21 lavoratori al nero nelle campagne della Valdera pisana.
La Toscana non è diversa dal resto del paese, siamo davanti ad una patologia endemica che colpisce il nostro territorio. Abbiamo la normativa più avanzata d’Europa, l’abbiamo conquistata con le nostre lotte.
La mancanza della piena applicazione della legge 199 contro il caporalato è il vero problema: pochi ispettori, controlli fatti a spot e scarsità d’azioni concrete volte a far funzionare le sezioni territoriali della rete agricola di qualità.
La legge 199 - come dimostrano le cronache odierne - sul versante repressivo sta funzionando nonostante l’inaccettabile scarsità di ispettori. Manca d’applicazione sul versante preventivo nella lotta al caporalato.
Mi rivolgo alle istituzioni: siano insediate e fatte funzionare subito tutte le sezioni territoriali della rete agricola di qualità.