Lavoro nero nel Pisano: scoperti 119 lavoratori irregolari, denunciati 12 responsabili

Cronaca
PISA e Provincia
Venerdì, 31 Ottobre 2025

Controlli a tappeto della Guardia di Finanza di Pisa in stabilimenti balneari, ristoranti, agriturismi e locali notturni. Accertate numerose violazioni in materia di lavoro e immigrazione

La Guardia di Finanza di Pisa ha intensificato, negli ultimi mesi, le attività di controllo economico del territorio, portando alla luce un ampio fenomeno di lavoro irregolare.

Dall’inizio dell’anno, le Fiamme Gialle hanno individuato 119 lavoratori in nero o irregolari in diverse attività della provincia — tra cui stabilimenti balneari, ristoranti e locali notturni — e denunciato 12 persone per violazioni in materia di impiego di manodopera e immigrazione.

Le verifiche hanno anche portato alla segnalazione di più esercizi per la sospensione dell’attività e all’applicazione delle sanzioni previste dalla normativa.

 

 

Ha scritto la Guardia di Finanza di Pisa.

I militari del Comando Provinciale di Pisa, negli ultimi mesi, hanno intensificato i servizi di controllo economico del territorio, intervenendo, tra l’altro, in diversi stabilimenti balneari, ristoranti e agriturismi, al fine di verificare la corretta applicazione della normativa in materia di lavoro e di diritti d’autore.

I finanzieri del Gruppo di Pisa, delle Compagnie di Pontedera e San Miniato, e della Tenenza di Volterra hanno individuato 73 lavoratori in nero/irregolari intenti a lavorare dietro un bancone, ovvero impiegati con mansioni di magazziniere, cameriere, pizzaiolo, aiuto cuoco, addetti alle pulizie, stalliere, ballerine presso locali notturni, addetto alle consegne, tutti di età compresa tra i 17 ed i 70 anni, sia italiani che stranieri.

In un caso, i militari della Compagnia di San Miniato, presso un locale notturno di Ponsacco, hanno riscontrato l’impiego di 22 dipendenti ed hanno inoltrato la segnalazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Pisa, per la successiva emissione del provvedimento di sospensione dell’attività.

Nello specifico, è emerso che 12 dipendenti, se pur autorizzati a permanere nel territorio dello Stato, non potevano svolgere attività lavorativa, in quanto privi di un idoneo titolo di soggiorno; gli stessi, nel periodo oggetto di controllo, hanno riscosso le relative retribuzioni in contanti, ovvero con metodi di pagamento non tracciati; non sono state presentate le previste comunicazioni e non sono stati eseguiti i versamenti delle ritenute previdenziali e assistenziali, nonostante le stesse fossero state operate in busta paga, per oltre 60mila euro.
Inoltre, è emerso che due dipendenti (direttore artistico e direttrice) si sono occupati, personalmente e direttamente, delle assunzioni dei dipendenti, dei pagamenti degli stipendi e di impartire dei compiti ad ognuno di essi, instaurando un rapporto di “subordinazione”; pertanto, gli stessi sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria, unitamente al titolare dell'attività, per aver impiegato lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno.

Sono stati, altresì, segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa 9 soggetti per violazioni al Testo Unico sull’Immigrazione.

Per la gran parte dei lavoratori, risultati completamente sconosciuti agli Enti previdenziali ed assistenziali, la loro opera non sarebbe stata riconosciuta ai medesimi ai fini pensionistici. Ai datori di lavoro che hanno impiegato manodopera irregolare sarà irrogata la c.d. “maxisanzione” prevista dalla normativa. Per alcuni esercizi commerciali è scattata anche la proposta di sospensione dell’attività.

Complessivamente, dall’inizio dell’anno, la Guardia di Finanza ha individuato in provincia di Pisa 119 lavoratori “in nero” o irregolari e sanzionato 38 datori di lavoro, operanti in diversi settori (ristorazione, turistico-ricettivo, intrattenimento) che li avevano assunti senza provvedere a regolarizzare la loro posizione previdenziale ed assistenziale.

Si rappresenta che il procedimento penale verte nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità delle persone sottoposte ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove intervenga la sentenza irrevocabile di condanna.

L’intervento operativo delle Fiamme Gialle conferma ancora una volta la trasversalità dell’azione del Corpo per la tutela della legalità e la repressione dei fenomeni illeciti che ledono l’economia del Paese, con particolare riguardo allo sfruttamento della manodopera irregolare ed alla difesa dei diritti fondamentali dei lavoratori.

 

 

 


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redazione.cascinanotizie