Le bugie comuniste sul Piano Intercomunale secondo Nerini

Politica
PISA e Provincia
Martedì, 3 Novembre 2020

Il consigliere di Fratelli d'Italia accusa i colleghi di minoranza

Una lettera, quella del consigliere di Fratelli d'Italia Maurizio Nerini, che fin dal suo titolo rende chiaro il messaggio: "Un po' di bugie dai comunisti pisani". Oggetto delle "bugie comuniste", sarebbe il Piano Strutturale Intercomunale Pisa-Cascina, che solo pochi giorni fa Diritti in Comune, aveva consigliato al sindaco Conti di "affossare" (► leggi QUI).

 

Scrive Maurizio Nerini

Si resta basiti a leggere solo il titolo dell'articolo farneticante proposto dai comunisti pisani «Il Piano strutturale intercomunale Pisa-Cascina è da affossare.”

Gli ultimi comunisti non vogliono il bene del territorio, sanno benissimo che se “affossa “ il piano scattano le regole di salvaguardia e nessuno intervento potrà essere fatto dai cittadini, un blocco totale anche su piccole cose magari già avviate e richieste dalla gente che sarebbe devastante soprattutto nel periodo che stiamo vivendo.

Se da una lato staremo a vedere se sarà vera la loro inversione di tendenza a presentare solo “dieci osservazioni molto articolate” al posto del “mail bombing” effettuato per la Variante di Porta a Lucca con centinaia di osservazioni in fotocopia che hanno tentato di rallentare quei lavori, dall'altro, come Presidente della Commissione, mi sento di respingere con forza il fatto che il piano non sia stato “nemmeno illustrato in commissione urbanistica”: sono state fatte decine di riunioni sul tema, le registrazioni sono sul sito del Comune.

Quindi una ulteriore bellissima bugia confermata dal fatto che se ne sono andati dal Consiglio al momento della presentazione proprio per avere questo alibi.

Il Piano può essere certamente arrivare alla conclusione con altri aggiustamenti, le osservazioni servirebbero per questo, e ben abbiamo fatto a prolungarne i tempi, ma ha già ricevuto i complimenti da tuti gli enti per la sua precisione, completezza e lungimiranza soprattutto sulle valutazioni ambientali, contestate scioccamente, che partono proprio dal minor consumo di suolo con uno studio migliore delle UTOE e se non altro solo per il ritorno ad essere terreno agricolo dell'enorme area di Ospedaletto destinata ad accogliere lo Stadio.

Verrebbe da pensare che il Piano non sia stato nemmeno letto, almeno potevano ascoltare l'esposizione , c'è sempre umilmente da imparare.

Dove poi vedano i comunisti a Pisa le “ultime aree verdi rimaste... tra viale delle Cascine, Aurelia e via Andrea Pisano o tra via Pietrasantina e via SanJacopo” resta un mistero risolvibile solo col fatto che l'ideologia offusca la mente.

 

redazione.cascinanotizie