Le Campane di Visignano possono suonare ma non sempre
Una soluzione salomonica che dovrebbe accontentare tutti i soggetti in causa: le campane di Visignano possono tornare a suonare ma solo per determinate funzioni e non ogni mezz'ora per scandire le ore della giornata.
A Visignano ci sono tutte le possibilità per tornare a sentire il suono delle campane. La situazione di partenza, registrata dalle rilevazioni Arpat effettuate a inizio anno, non si inseriva in un quadro sostenibile. Durante il giorno il suono che partiva dal campanile della parrocchia superava di quattro volte e mezzo il valore limite. In tecnici Arpat hanno anche misurato il superamento della soglia per un tempo complessivo di circa 3 minuti, un periodo molto esteso secondo gli stessi tecnici.
L’ordinanza del 30 novembre richiedeva di adottare il prima possibile accorgimenti per limitare le emissioni sonore, ma la parrocchia ha tutta la possibilità di suonare le campane rientrando nel quadro legislativo con la sola rinuncia al rintocco orario. L'uso delle campane per segnalare l'ora e la mezz'ora andava dalle otto di mattina alle nove di sera e questo è stato il punto principale che ha portato alla firma dell'ordinanza, in base all'intervento Arpat richiesto dagli stessi residenti. Il suono dal campanile per avvertire i parrocchiani dello svolgimento delle funzioni religiose può, invece, non essere interessato dall'atto.
Lo Stato Italiano garantisce infatti alla Chiesa Cattolica il libero e pubblico esercizio del culto. Il suono delle campane resta libero quando viene finalizzato a richiamare i fedeli alle funzioni religiose, come messe, battesimi, comunioni, matrimoni e funerali (solo per citare le celebrazioni principali). Il discorso è invece diverso quando lo scampanio serve a scandire le ore della giornata: in questo caso il suono deve restare del tutto entro i limiti di legge. In effetti l’ordinanza richiede di considerare le mutate condizioni sociali della popolazione e in particolare di avere rispetto per i residenti più vicini.