L'edicola sarà la benvenuta a San Giuliano Terme
Sergio Di Maio si rivolge ai rappresentanti di Libera e si dice pronto a trovare una collocazione all'edicola sequestrata alla mafia
Con una nota sulla propria pagina facebook il Sindaco di san Giuliano Terme Sergio di Maio, si rivolge direttamente ai rappresentanti di Libera, dando la disponibilità del suo comune ad "accogliere" il simbolo della lotta alla mia
Gentili rappresentanti di Libera Pisa e Toscana,
a nome mio e dell'amministrazione comunale che mi onoro di guidare ho già avanzato sulla stampa la proposta di ospitare l'edicola confiscata alla mafia in uno spazio nel territorio comunale di San Giuliano Terme. La lotta alla mafia non si può sospendere né può essere archiviata con la scusa della lotta al degrado. Ciò che ritengo gravissimo è il modo con cui è stata rimossa la struttura, nel silenzio di un giorno festivo: è uno di quei casi in cui il metodo si fa sostanza.
Siamo dalla vostra parte e dalla parte di quelle realtà e associazioni che, come voi, si stanno organizzando per riportare l'edicola al suo posto o stanno chiedendo con forza una soluzione alternativa e improntata sulla valorizzazione pubblica del messaggio antimafia. Abbiamo assistito a dichiarazioni allucinanti da parte di esponenti leghisti locali, che definiscono l'edicola una "carcassa di ferro degradata". Il punto non è la sua sostenibilità economica come edicola né la sua estetica, ma la presenza simbolica sul territorio come attività confiscata alla mafia. Non si rimuove così, all'improvviso, un oggetto con questo valore simbolico.
Apprezzo, da un lato, la presa di posizione di alcuni consiglieri regionali, che chiedono una ricollocazione rapida dell'edicola in un luogo della città, ipotizzando anche la messa a disposizione di fondi regionali. Apprezzo molto meno l'ultima proposta avanzata dal Comune di Pisa, secondo cui l'edicola andrebbe ricollocata in uno spazio nel Centro Sms: al di là della collocazione, ha tutta l'aria di sembrare una proposta forzata, uscita fuori solo perché inevitabile, e in ogni caso molto incoerente rispetto alla rimozione silenziosa effettivamente avvenuta.
L'antimafia è un tema delicato, che non riguarda solo le scelte politiche ma uno stile di governare e amministrare. C'è l'intenzione di rimuovere l'edicola confiscata? Che lo si annunci pubblicamente, proponendo fin da subito assemblee, soluzioni alternative, dibattito, dialogo. In una parola: condivisione. La condivisione, assieme alla presa di coscienza delle giovani generazioni, è uno degli antidoti più efficaci contro la cultura mafiosa, da cui dobbiamo sempre stare in guardia, non importa dove si trovi il nostro comune di residenza.
L'antimafia fa parte della mia storia politica, così come di quella dell'amministrazione comunale e delle forze politiche che sostengono la maggioranza di San Giuliano Terme, e da sempre ha caratterizzato il mio impegno civile e politico, ancor prima di trasferirmi in Toscana dalla Sicilia.
L'edicola di Borgo Stretto confiscata alla mafia è la benvenuta a San Giuliano Terme.
Colgo l'occasione per ricordare che il nostro Comune ha ricevuto la Medaglia d'argento al merito civile per il senso di accoglienza e solidarietà che nell'estate del 1944 salvò molte vite dalla follia della guerra. Sono valori imprescindibili su cui si deve fondare una società che si vuole definire sana: tra questi valori c'è anche la cultura antimafia.
Potremmo trovare una collocazione per l'edicola in un parco o in un altro luogo pubblico e utilizzarla come punto di incontro, magari con libri a disposizione di tutti, coinvolgendo il mondo del volontariato e i circoli. Avanzo questa proposta perché rappresento una comunità che si fonda su questi valori e princìpi, e ci credo fermamente.