Legambiente e il taglio degli alberi nell'ex caserma Curtatone e Montanara

Politica
PISA e Provincia
Mercoledì, 29 Novembre 2023

L'associazione ambientalista parla di un danno irreversibile, è scomparso un vero e proprio parco con alberi di alto fusto

Questa la nota integrale

L’ex caserma Curtatone e Montanara, sede del Distretto Militare in via Pietro Gori, aveva al suo interno un parco con numerosi alberi di alto fusto come il tiglio, il pioppo, l’olmo, il cipresso e il cedro. Questi alberi sono stati tagliati. Un danno irreversibile per il quartiere e la città.
Una storia triste per chi, come i volontari di associazioni ambientaliste e numerosi cittadini, si è impegnato per curare e sistemare uno spazio naturale di grande pregio nel centro della città, aprendolo (provvisoriamente, purtroppo) alla fruizione pubblica. La storia comincia nel 1995 con la dismissione della caserma e riprende quando, per alcuni mesi nel 2016, cittadini e associazioni entrano nel parco, lo aprono al quartiere, lo sistemano e se ne prendono cura. Prosegue quindi attraverso diversi atti amministrativi sino a che il Comune di Pisa nel 2017 rinuncia ad acquisire l’area dal Demanio (gratuitamente come allora era possibile). L’area, dopo un passaggio alla Cassa Depositi e Prestiti, viene ceduta ad un privato che presenta un Piano di Recupero, un progetto per residenze private, approvato nel 2021 dalla Giunta Comunale. Si manifestano buone intenzioni, ma il Piano è molto deludente e Legambiente Pisa presenta delle Osservazioni. Una in particolare: al pubblico è riservato solo il 30% dell’area verde rimanente: un’occasione persa per un centro storico che di verde ne ha molto bisogno.
Da una relazione commissionata ad un esperto agronomo nel 2020 dall’Amministrazione Comunale risulta che alcune piante erano a rischio di crollo e se ne consiglia l’abbattimento. Ci auguriamo che siano stati rispettati i limiti indicati nella relazione e che il sacrificio non sia, invece, più funzionale a creare spazi per le auto associate alle unità immobiliari previste (73 appartamenti e 3 studi professionali) piuttosto che alla riqualificazione di uno spazio di grande pregio per la città.

 

redazione.cascinanotizie