Leopolda, Ferrante (PD): “Procediamo con la mobilitazione per informare i cittadini”

Politica
PISA e Provincia
Martedì, 4 Giugno 2024

"Le ragioni della contrarietà sono chiare e condivisibili"

Ha scritto Andrea Ferrante, segretario comunale PD Pisa.

Con la “mobilitazione creativa” di venerdì scorso centinaia di cittadini hanno protestato contro la chiusura della Leopolda, decisa dal Comune senza una discussione adeguata e trasparente. Le ragioni della contrarietà sono chiare e condivisibili.

La Leopolda da venti anni è aperta alla città, alla sua vita sociale e culturale, con continuità e piena accessibilità. I suoi spazi, anche quelli di valore monumentale, sono ben manutenuti, costantemente aperti e agibili. Tutti noi l’abbiamo frequentata, per partecipare a un evento o fare volontariato o fruire di un servizio o anche solo per una passeggiata con la famiglia.

Tutto questo all’amministrazione non è costato nulla. Anzi, alle associazioni che hanno garantito questo eccellente funzionamento è stato richiesto un canone altissimo. Il Comune, anche al netto di qualche morosità, ha incassato ben più di quanto erogato con i contributi concessi, per la verità interrottisi da anni con l’avvento della destra. Se si realizzeranno i disegni della giunta, quello stesso spazio necessiterà di guardiani, pulizie, manutentori.

Per questo è chiaro che l’argomento della valorizzazione economica, cavalcato da Fratelli d’Italia, è solo un pretesto. Per la Leopolda resteranno solo due possibilità: o sarà destinata ad un uso  speculativo oppure diventerà un costo, a fronte del quale saranno ridotti gli spazi di socialità e di partecipazione. In entrambi i casi aumenterà il prezzo che le associazioni dovranno pagare per usufruirne e chi fa volontariato non riceverà dal Comune supporto e gratitudine, ma bollettini da pagare, magari per finanziare carrozzoni.

Proprio per questa contraddizione non è stata fatta chiarezza sul progetto: obiettivi,  modalità, costi di concessione, struttura amministrativa, gestionale e operativa. Continueremo a raccontare alla città quanto sta accadendo, perché su questa vicenda è necessario accendere i riflettori. La maggior parte dei cittadini non sa quanto si sta preparando. In democrazia questo non è accettabile e per questo continueremo a farci sentire.

 

redazione.cascinanotizie