Lettera agli addetti alle pulizie: grazie per quello che fate
Dopo il grazie al personale medico sanitario, arriva anche quello agli operatori delle pulizie che quotidianamente lavorano all'interno dell'ospedale
Si susseguono i messaggi di incoraggiamento e di ringraziamento al personale medico sanitario in prima linea nella lotta al cornavirus, ma c'è anche un'altra categoria di lavoratori esposta quotidianamente ai rischi del Civid-19, sono gli addetti delle pulizie degli ospedali e delle strutture sanitarie, coloro che tutti i giorni sanificano e fanno si che si posano ridurre i rischi di contagio. A voler rendere merito a questa categoria di lavoratori è il gruppo facebook "Quelli di Oratoio...e di Riglione", oltre a Elisa, Sandra, Michele, Rita, Andrea, Luca Giovanni, Massimo che a titolo personale hanno voluto ringraziare gli addetti delle pulizie con questo scritto:
"Oggi vogliamo dedicare un pensiero a chi non finisce sulle prime pagine dei giornali, chi non riceve pubblici riconoscimenti, ma nel silenzio con responsabilitá e professionalitá permette al sistema sanitario di essere efficiente e pronto a rispondere ai bisogni della comunitá. Sono nella stragrande maggioranza donne che si occupano della pulizia dei nostri presidi sanitari.
Stipendi spesso molto bassi, soggette a rischio di contaminazione che h24 rendono vivibili i nostri ospedali, le camere dei nostri malati, praticabili le nostre sale operatorie, igienizzati i nostri reparti di isolamento. Sono i nostri invisibili angeli custodi, quelli che ignorati da tutti affiancano e supportano il lavoro di medici e operatori del settore.
Quelle che hanno paura, perché vedono i corpi sfiniti dei malati transitare nelle camere che sono chiamate a pulire, quelle che lavorano con l'odore della morte addosso e condividono i sorrisi pieni di speranza dei ricoverati. Sono quelle che puliscono i bagni degli ospedali dove spesso ci comportiamo da maiali perché oltre il gradino del nostro domicilio tutto diviene lecito.
Sono quelle che sanificano e bonificano ambienti nei quali in questi giorni transitano malati infettivi e convivono ogni istante con l'ansia al loro ritorno a casa dai loro affetti. Quando vi capiterá di incontrarle magari impegnate con i loro carrelli pieni di prodotti ed i loro moci immersi nei secchi, ricordatevene.
Provate a rispettarle e magari a regalare loro un sorriso a costo zero. Se riusciremo ad uscire da questa crisi, sará anche grazie a loro. Cercate di ricordarlo sempre..."