Lettera al Direttore di cittadini/e di sinistra

Politica
Cascina
Venerdì, 7 Febbraio 2020

Ricevo e pubblico, parlo al singolare in quanto direttamente rivolta al sottoscritto, una lettera a nome di due dei firmatari dell'appello di cittadini/e della sinistra a favore della candidatura a sindaco di Cascina di Fabio Poli. Vi lascio alla lettura e, successivamente, ad una mia, opportuna o inopportuna, lo valuterete voi stessi lettori, breve considerazione

Caro Luca Doni,
abbiamo letto il suo commento ad un documento che, insieme ad altri, abbiamo sottoscritto invitando Fabio Poli a presentare la sua candidatura a Sindaco di Cascina e francamente lascia stupiti perché sembra uscito dalla penna non di un giornalista attento alle questioni locali ma direttamente da un esponente con funzione dirigente del Partito Democratico.
Facciamo notare che il documento non può essere giudicato come una risposta immediata (solo dopo poche ore) alla manifestazione ufficiale della candidatura di Michelangelo Betti, dato che era in gestazione da tempo e solo casualmente i tempi di uscita pubblica sono venuti quasi a coincidere.
E’ vero, come dice Lei, che molti dei sottoscrittori “in questi quattro anni nulla hanno fatto sul territorio” ma forse che le diciotto - sì proprio così - persone che hanno votato la candidatura di Betti hanno maggiore autorevolezza o diritto di rappresentare il proprio punto di vista rispetto ad altri cittadini elettori? Proprio perché nulla abbiamo fatto in questi quattro anni, niente abbiamo a che vedere sul “tira e molla tra i vari soggetti politici coinvolti” che Lei cita e niente abbiamo a che vedere con la formazione di liste che si starebbero preparando.
Non abbiamo, quindi, inteso contrapporre ad una candidatura la richiesta a Fabio Poli perché se ne presentasse un’altra anzi, è esattamente il contrario: proprio perché, come sempre Lei dice, “l’unico che in questi anni ha concretamente fatto un lavoro costante nel suo ruolo di minoranza in consiglio comunale è stato Fabio Poli”, ci siamo sentiti di valutare che fosse la persona più adatta e meritevole a rappresentare il consenso, come abbiamo scritto, “di forze politiche del centro sinistra (nessuna esclusa) e soprattutto degli elettori” che, siamo certi, ne riconosceranno come noi e come Lei il ruolo rivestito durante l’ultimo mandato consiliare.
O forse ritiene che sia stato Betti, persona che rispettiamo assolutamente, a fare altrettanto dall’opposizione, questa volta sì con i suoi post facebook? O forse ritiene che sia un diritto divino quello che una candidatura del centro sinistra a Cascina debba essere appannaggio sempre e comunque del Partito Democratico?
Noi abbiamo rappresentato un pensiero di cittadine e cittadini attenti a quanto si muove nella sfera pubblica scevri da qualsiasi ambizione personale o alla ricerca di chissà quale ruolo in futuro: gradiremmo che ci limitassimo a questo, almeno per quanto ci riguarda, evitando di attribuirci di essere usciti da chissà quali “stanze delle infinite riunioni”. Almeno quelle ce le siamo risparmiate!

Andrea Lapi
Fabio Lupi
7 febbraio 2020

 

Continuo, personalmente, a non comprendere la lettera dell'appello. Lasciando da parte il lavoro svolto da Fabio Poli nei quattro anni trascorsi di legislatura, non comprendo il percorso fatto dai firmatari dell'appello. Di candidatura del centro sinistra se ne parla da mesi, il PSI faceva parte di CascinaOltre e con tale soggetto politico ha intrapreso un percorso, certo accidentato, con l'altra forza politica il PD. Ad un certo punto si è sfilato da CascinaOltre per dissapori con loro e, sulla base di un comunicato dello stesso PSI, con il Partito Democratico. Già in quella occasione ebbi modo di dire, in diretta radiofonica, secondo una mia personale opinione, dello sbaglio messo in atto. Sbaglio che sembra ripetersi. Sia la candidatura di Poli che di altre in area centro sinistra che si stanno affacciando sulla scena mi appaiono più come pure e semplici strategie in vista dell'ormai possibile ballottaggio (anche se credo che il centro destra possa avere serie possibilità, a questo punto, di vincere nuovamente) e non sta certo a me ricordare cosa avviene tra il primo turno e il secondo, attraverso gli incontri per gli "apparentamenti". Sul fatto che sembra che parli non come giornalista ma come membro di una forza politica, ci sono abituato, sono gli stessi argomenti usati anche da destra (strana similitudine). Modalità comunque che mi ricordano un altro Matteo che prima fa nominare ministri e poi si sfila con un proprio "personale" partito politico per essere così in grado di poter essere ancora al centro dell'attenzione. Ribadisco, buona fortuna a tutti.

luca.doni