L'evoluzione tattica alla base del successo

Sport
PISA e Provincia
Sabato, 18 Marzo 2023

Per la prima volta in stagione, un intero tempo di gioco con la difesa a tre che valorizza alcune individualità importanti

Nella giornata senza pareggi e con ben 5 vittorie esterne il Pisa ritrova il successo all’Arena Garibaldi e consolida la propria posizione nell’alveo della zona playoff. Il ritorno alla vittoria è anche figlio di una ritrovata “cattiveria” agonistica che sembrava essere venuta meno nella trasferta di Modena. Nel sabato dell’Arena il Pisa ha ringhiato fin dal primo minuto, anche quando la partita era di difficile lettura e interpretazione, per le continue interruzioni che hanno spezzettato il gioco rendendo impossibile dare ritmo e continuità alla manovra. Del resto il Benevento è sceso a Pisa per non prenderle, rinunciando a qualsiasi trama offensiva, un po’ per scelta, un po’ perché sovrastato dal centrocampo nerazzurro stavolta in grande spolvero al netto di qualche imprecisione.

Per sbloccarla serviva una giocata e puntualmente è arrivata sulla corsia di destra con un crosso la bacio di Tourè che richiedeva sono una testa di buona volontà a metterla in rete e a mettercela è stato il giocatore che tutti aspettavamo da un paio di mesi ormai: Stefano Moreo, che ha aperto in questo modo il suo conto con la maglia nerazzurra, un goal pesante, importante per la squadra e per il giocatore, perché, al di la delle frasi di circostanza, la rete ad un attaccante manca, eccome se manca e quando arriva la fiducia cresce in modo esponenziale. L’ex Brescia già era il più vivace nell’attacco nerazzurro, dopo il goal è stato ancora più incisivo non perdendo più un duello aereo.

La rete ha cambiato la partita, il ritmo è salito perché il Benevento non poteva più stare nella comfort zone dello 0-0, ma nonostante la buona volontà la mediana del Pisa oggi era insuperabile e Nicolas non è mai stato chiamato in causa. Nella ripresa, complice anche l’infortunio di Tourè, si è visto il Pisa passare alla difesa a tre per la prima volta in stagione se si esclude le fasi conclusive di un paio di partite dove c’era da difensdere il risultato. Uscito il numero 15 nerazzurro ha fatto il suo ingresso in campo Beruatto, con Esteves che si è spostato a destra e Calabresi al centro della difesa con Barba e Caracciolo. Il portoghese e l’ex Lecce hanno messo in scena una prestazione maiuscola, fatta di sostanza tanta sostanza (Calabresi) e di discese in dribling irresistibili (ESteves) che hanno incantato l’Arena. Chissà che quanto visto nella ripresa non possa rappresentare una evoluzione tattica importante in questo finale di stagione.

Infine due parole sulla coppia che ha confezionato il 2-0: Torregrossa è mancato da morire al Pisa, è un giocatore exra lusso per la categoria, fa reparto da solo e quando non difende il pallone nascondendolo agli avversari, illumina con passaggi precisi come in occasione del raddoppio di Tramoni, bravissimo anche il Corso ha concludere con un tiro a giro susseguente ad uno stop perfetto, il tutto fatto alla velocità della luce per non far recuperare i difensori. Per Tramoni vale il discorso fatto per Moreo, il goal aiuta e ritrovare la fiducia e anche lui può essere l’uomo in più per il finale di stagione.

massimo.corsini