L'ex depuratore abbandonato diventa un invaso per l'antincendio
La vasca è stata impermeabilizzata con un investimento di circa 7.500 euro e quindi riempita con oltre 350 metri cubi d’acqua
Ha scritto il Comune di Calci.
Le potenzialità distruttive di un incendio boschivo possono essere contrastate con decisione grazie ad opere tese alla mitigazione del rischio, come la realizzazione di fasce parafuoco e di invasi ben distribuiti sul territorio. In questa ottica, l’amministrazione comunale calcesana ha sempre lavorato sodo e, negli ultimi mesi, ha avviato vari interventi, tra i quali assume particolare rilevanza la trasformazione di una parte dell'ex depuratore a La Gabella, dismesso da decenni, in invaso con funzioni antincendio.
Di proprietà comunale, la vasca è stata impermeabilizzata con un investimento di circa 7.500 euro e quindi riempita con oltre 350 metri cubi d’acqua. Per dare un’idea, un elicottero antincendio potrebbe attingervi acqua per effettuare oltre 400 lanci, vale a dire per ben più di una settimana di lavoro in operazioni antincendio. Oltre alla capienza, questo nuovo invaso ha tra i suoi punti di forza la posizione strategica: una zona pianeggiante facilmente raggiungibile dagli elicotteri e a valle di un versante boscato assai delicato, al confine tra i Comuni di Calci e San Giuliano Terme, che, finora, poteva essere "servito", in caso di necessità, da invasi piuttosto distanti.
Grande soddisfazione per questo intervento è stata espressa, a seguito di sopralluogo, da parte del sindaco Massimiliano Ghimenti, dall’assessore alla protezione civile Giovanni Sandroni, da Francesco Drosera, responsabile per la Regione Toscana dell’ufficio territoriale di Pisa per gli interventi nel settore forestale e per la prevenzione e controllo incendi boschivi, da Silvia Lorenzoni, del Servizio Protezione Civile comunale, e da Enrico Conti, del Cantiere Forestale.
“Il comandante degli elicotteristi della flotta regionale ha già visitato la sede dell’invaso ritenendola idonea alle operazioni Aib – ha assicurato Drosera – ed è sufficiente guardare il versante di monte di fronte a questo nuovo presidio per capire quanto possa rivelarsi prezioso in caso di incendio: una valle piuttosto impervia, dove è anche difficile intervenire, e soprattutto boscata con specie resinose, che costituiscono un pericoloso combustibile. Per questo faccio i miei complimenti e ringrazio il Comune di Calci”.
“Grazie ad un investimento anche piuttosto contenuto – questo il commento del sindaco Ghimenti – siamo riusciti a dare importanti funzioni Aib ad un’opera dismessa da decenni, a protezione di una zona del Monte Pisano alquanto complessa, per conformazione e caratteristiche del bosco. Durante i nostri mandati davvero tanti sono stati gli interventi in ottica di prevenzione: non è un caso che sia nata qui la prima Comunità Firewise d'Italia. Ma molto abbiamo fatto anche in termini di nuove fasce parafuoco e di sistemazione e aggiunta di invasi. In questo caso, oltre all'enorme portata ed alla posizione strategica, il valore aggiunto è certamente quello di aver dato nuove funzioni ad un manufatto da tempo inutilizzato”.
“Il nostro ringraziamento – conclude l’assessore Sandroni – non può che andare agli uffici comunali ed al Cantiere Forestale che hanno approntato e realizzato materialmente questo progetto e a tutte quelle persone ed enti che, 365 giorni l’anno, si occupano e si preoccupano dei presidi antincendio. E in caso di incendio boschivo, così come di qualsiasi altra calamità naturale, è bene ricordare che ogni cittadino può fare la sua parte, una parte parte che può risultare anche decisiva. Per questo invito tutti a farci visita sabato 14 e domenica 15 in piazza Garibaldi, dove si parlerà di buone pratiche di protezione civile nell’ambito della campagna nazionale Io Non Rischio”.