L'Export pisano nei primi sei mesi dell'anno a +2,2%

Economia
PISA e Provincia
Venerdì, 20 Settembre 2019

Il commercio mondiale, a causa dell’intensificarsi della crisi commerciale tra Stati Uniti e Cina e alle incertezze relative alla Brexit, rischia di segnare la prima contrazione dalla crisi finanziaria del 2008.

Secondo i dati diffusi dall’istituto di ricerca olandese CPB Netherlands Bureau for Economic Policy Analysis, i primi sei mesi del 2019 segnano infatti una “crescita zero” del commercio mondiale rispetto al primo semestre 2018. 
All’interno di questo quadro, l’analisi dei dati Istat sulle esportazioni dei primi sei mesi del 2019, diffusi oggi dalla Camera di Commercio di Pisa, mette in evidenza un vero e proprio balzo in avanti dell’export toscano (+17,9% rispetto al primo semestre 2018) mentre più indietro, ma sempre in crescita, troviamo l’Italia (+2,7%) e la provincia di Pisa (+2,2%).
Il dato estremamente positivo della Toscana è tuttavia riconducibile ad alcune evoluzioni estremamente favorevoli registrate su alcuni territori che dovranno essere verificate nei mesi a venire. Tra queste si segnalano la forte crescita della pelletteria e del sistema moda fiorentino, l’exploit dei lingotti d’oro aretini (bene rifugio durante i momenti di crisi), le vendite di prodotti meccanici di Massa-Carrara e di materiale rotabile di Pistoia. L’export italiano dei primi sei mesi del 2019 è invece sostenuto dalla farmaceutica, seguita dal sistema moda, dalla meccanica e dai metalli. 
Il +2,2% messo a segno da Pisa nel primo semestre 2019, si inserisce all’interno di risultati non proprio lusinghieri realizzati negli ultimi tempi. A sostenere lo sviluppo dell’export pisano contribuiscono le due-tre ruote, la meccanica e le bevande mentre pesano le flessioni di cuoio, calzature, metalli e farmaceutica. 

redazione.cascinanotizie