Libertà di culto, ma non per tutti
L'Associazione "Si alla Libertà di Culto", con un comunicato stampa, mette in evidenza le contraddizioni di alcuni consiglieri comunali pisani di maggioranza che difendono la libertà di culto ma poi soteggiano la realizzazione di una moschea
Nelle settimane passate vi sono stati molti difensori della libertà di culto: in questa difesa si sono distinti a livello nazionale gli esponenti delle forze di opposizione al Governo.
Con nostra grande meraviglia in Pisa abbiamo notato tra i difensori della libertà di culto consiglieri comunali della maggioranza e, addirittura, membri del comitato “no-moschea”.
E’ inutile dire che la libertà di culto riguarda tutte le religioni, compresa la musulmana, e che quindi vi è un'evidente contraddizione tra il difendere la libertà di culto e frapporre ostacoli alla costruzione della moschea.
Esempi rilevanti di convivenza e collaborazione tra le varie religioni si sono avuti, durante la brutta vicenda della pandemia, non solo nella solidarietà verso i poveri ma anche in espressioni di culto comune; per esempio, a Firenze le tre religioni monoteiste: cristiana, ebraica e musulmana, hanno pregato insieme al fine di allontanare il pericolo. Il Papa stesso ha invitato per il 14 maggio le varie confessioni religiose ad una preghiera comune per superare questo momento critico.
La difesa della libertà di culto deve trovare concordi non solo le varie confessioni religiose, ma anche credenti e non credenti, religiosi e laici.
Auspichiamo, quindi, che in ossequio alla libertà di culto, da tutti riconosciuta e difesa, cessi questa assurda lotta dell’Amministrazione Comunale di Pisa contro la religione islamica e sia, non solo permessa, ma favorita la costruzione della moschea.