Liceo Buonarrroti: preoccupazione per la ripresa di settembre

Cronaca
PISA e Provincia
Giovedì, 16 Luglio 2020

Lettera dei genitori degli studenti del Liceo, che si rivolgono alle istituzioni cittadine esprimendo forte preoccupazione per la poca attenzione che si rivolge alla scuola superiore

I genitori e i rappresentanti dei genitori degli alunni del Liceo F. Buonarroti di Pisa, a seguito di sondaggio e conseguente assenso ottenuto sulla chat dei rappresentanti di Istituto e dopo aver letto gli articoli apparsi negli ultimi due giorni sulla stampa locale, riportanti le dichiarazioni del Rettore dell’Università di Pisa, e delle altre istituzioni cittadine come Provincia e Comune, oltre che di Confesercenti e della CGIL, intendono, rivolgendosi al Rettore dell'Università di Pisa Paolo Mancarella, al Presidente della Provincia di Pisa Massimimiliano Angori, al Sindaco di Pisa Michele Conti mettere in evidenza una serie di preoccupate riflessioni sul ritorno a scuola previsto per settembre: «pare di capire, scrivono i rappresentanti dei genitori, che l’interesse primario della politica sia quello verso gli studenti universitari ed il conseguente indotto economico che la loro permanenza sul territorio muove e sviluppa. Pur comprendendo le ragioni economiche che spingono tali interessi, vogliamo evidenziare che gli oltre 1000 studenti del Liceo Buonarroti, nonché le rispettive famiglie, dunque oltre 3000 cittadini, hanno esigenza di una pari considerazione dei rispettivi diritti, costituzionalmente garantiti».

«La già cronica mancanza di spazi, di personale ATA e la totale assenza degli addetti ai laboratori informatici, proseguono i genitori, già evidenziate dal Dirigente e dal Consiglio di Istituto alle Istituzioni, e che il Liceo soffre da anni, sono divenute, con l’emergenza sanitaria, paralizzanti per la ripresa dell’anno scolastico 2020-2021».

«Se, come è vero, l’attuale normativa sollecita una ripresa della didattica in presenza, ove non siano garantiti spazi per la durata dell’intero anno scolastico in aggiunta alle aule del liceo, i nostri figli non potranno esercitare il loro diritto allo studio», conclude con una certa preoccupazione la lettera dei genitori degli studenti del Liceo Buonarroti.

massimo.corsini