Limonaia "Zona Rosa" sgomberata dalle forze dell'ordine
Il movimento femminista annuncia una assemblea pubblica sotto Palazzo Gambacorti per rivendicare le proprie istanze
Questa mattina è stato disposto lo sgombero della Limonaia di Vicolo del Ruschi a Pisa e che dal 2017 era occupata da un gruppo femminista che combatte la violenza di genere. Ed è proprio “zona rosa” a dare notizia dello sgombero avvenuto di prima mattina: «un atto di prepotenza istituzionale nei confronti di un luogo che negli anni ha aiutato aver aiutato centinaia di donne a uscire dalla violenza coniugale, nonché presidio per chi ha visto impedirsi di abortire e accedere ai farmaci anticoncezionali. Un lavoro che durante la pandemia non si è mai fermato, tappando gli enormi buchi di un sistema sanitario e di assistenza sociale al collasso. Inoltre, dall’inizio della pandemia, la Limonaia è stato uno dei centri di distribuzione di pacchi alimentari per centinaia di singoli e numerose famiglie abbandonate a cavarsela da sole in una crisi occupazionale e dei redditi senza precedenti. Il 30 gennaio avrebbe dovuto esserci un altro momento di consegna: l’unica speranza per molte persone di arrivare a fine mese con qualcosa da mettere in tavola».
«Ci chiediamo, prosegue il comunicato di Zona Rosa, se la magistratura, le forze dell’ordine e la politica, con la stessa sfrontatezza, hanno in mente di dare risposte alle famiglie e alle donne che alla Limonaia hanno trovato solidarietà. La risposta è semplice: l’unico effetto di questa azione, però, sarà lasciare uno spazio vuoto senza giovamento alcuno. Dal canto nostro, promettiamo che le nostre attività continueranno: c'è in ballo la vita di troppe persone e uno sgombero non ci fermerà. Con questo comunicato, indiciamo un’assemblea pubblica e conferenza stampa per oggi pomeriggio, alle 15.30, sotto la piazza del comune. Chiediamo ai giornalisti di essere presenti per dare il dovuto spazio mediatico a questa vicenda.
Anche il CUB di Pisa prende una posizione molto critica sullo sgombero: «In piena pandemia si sgombera, per la seconda volta, la Limonaia con ampio impiego di forze dell'ordine che ormai accompagnano i pomeriggi nel centro storico con identificazioni e perquisizioni di giovani nella ricerca di sostanze. Non si respira un bel clima nella città di Pisa, in tempi pandemici sono chiusi gran parte degli spazi di aggregazione, le stesse Biblioteche e sale studio stanno aprendo in questi giorni e con orari ridotti, l'offerta culturale e sociale è a dir poco carente se pensiamo che da parte degli Enti pubblici non sono stati finanziate, e ideate, le attività in streeming che pur permetterebbero a molti artisti di lavorare e di essere retribuiti. Lo sgombero della Limonaia avviene a pochi giorni dalla raccolta e distribuzione di generi alimentari alle famiglie bisognose, è ormai acclarato che i buoni alimentari comunali e statali non siano stati sufficienti a fronteggiare l'emergenza sociale come dimostrano le decine di migliaia di nuovi poveri in Toscana e le interminabili fila alla Caritas per un aiuto o un pasto caldo. Evidentemente la sola risposta alla pandemia e alla crisi economica e sociale è quella della legalità a senso unico, quella che sgombera i posti occupati o invoca la lotta alla droga con perquisizioni di massa nei centri storici. Si dimentica che la stessa Giustizia non possa eludere le problematiche sociali ed economiche, non puo' essere amministrata eludendo i bisogni reali, sociali e culturali. Per questo solidarizziamo con gli occupanti della Limonaia, uno dei tanti spazi per anni abbandonato all'incuria e all'oblio rinunciando ad ogni recupero e investimento a fini sociali»