Livorno, balenottera morta davanti alla Terrazza Mascagni: scattano le operazioni di rimozione
Il cetaceo di circa 17 metri, già in decomposizione, è stato avvistato davanti alla Terrazza Mascagni. In corso le delicate operazioni di recupero e smaltimento
LIVORNO - Un ritrovamento insolito e drammatico ha destato stupore nelle prime ore del mattino sul litorale livornese. Davanti alla Terrazza Mascagni, luogo simbolo della città, è comparso in mare il corpo senza vita di una balenottera comune, lunga tra i 16 e i 18 metri e dal peso stimato di circa 40 tonnellate.
Il cetaceo, già in avanzato stato di decomposizione, è stato avvistato proprio a ridosso della Terrazza Mascagni. Le prime verifiche fanno ipotizzare che l’animale sia morto in mare aperto diversi giorni fa e che le correnti abbiano poi trascinato la carcassa verso riva.
La segnalazione è giunta alla Capitaneria di Porto, che ha subito coordinato l’intervento insieme alla polizia municipale, alla protezione civile e ai tecnici dell’ARPAT. Sul posto si sono recati anche il direttore del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo e numerosi curiosi, attratti dalla spettacolarità dell’evento.
Nel frattempo, il Comune di Livorno ha avviato le procedure per la rimozione e lo smaltimento dell’animale, un’operazione complessa che vede coinvolte ditte specializzate e richiede l’individuazione di una banchina portuale idonea. In caso di necessità, la carcassa potrebbe essere sezionata secondo i protocolli di legge per consentirne il corretto smaltimento.
Non si tratta di un episodio isolato: negli ultimi anni la costa toscana ha già registrato altri casi di spiaggiamento di balenottere, come a Antignano nel 2024 e a Quercianella nel 2022. Segnali che, secondo gli esperti, riflettono sia l’aumento della presenza di questa specie nel Mediterraneo, sia le molteplici minacce che continuano a gravare sui grandi cetacei: collisioni con le navi, reti fantasma, plastica, inquinamento acustico e riduzione delle risorse alimentari.
Le analisi scientifiche che seguiranno sul corpo dell’esemplare potrebbero fornire ulteriori elementi per comprendere le cause del decesso e valutare, ancora una volta, quanto l’impatto delle attività umane condizioni la sopravvivenza di questi giganti del mare.