Locali della Leopolda a 100 euro al mese per "specifiche" associazioni
"Stazione Leopolda: la gestione della Patrimonio Pisa è un buco nero, assenza di trasparenza e pubblicizzazione nelle manifestazioni di interesse per l’assegnazione di alcuni locali", scrive Auletta di "Diritti in Comune"
Nessuna pubblicità agli avvisi di locazione, ma precisi criteri per l'assegnazione, distinti per i due locali messi in "affitto", come a dire, forse c'è già chi li prenderà ad una cifra "allettante"? Sono alcune delle domande che pone il consigliere comunale
Questo il comunicato integrale
Continua con una dinamica priva di qualsiasi trasparenza e pubblicità l'azione della Patrimonio Pisa srl nella gestione del patrimonio comunale a partire dalla Stazione Leopolda.
Abbiamo scoperto che sull'albo pretorio della società controllata al cento per cento dal Comune di Pisa sono state pubblicate, senza ricorrere a nessun altro strumento di informazione pubblica, 2 manifestazioni di interesse per l'assegnazione di 2 locali all'interno della Leopolda per il 2025.
Non solo è mancata, quindi, qualsiasi forma di pubblicizzazione adeguata per provare a garantire un'ampia partecipazione, ma i tempi per presentare i progetti per le 2 manifestazioni erano ristrettissimi. Infatti la prima è stata pubblicata il 6 dicembre, la seconda il 9 dicembre ed entrambe avevano la scadenza dei termini il 21 dicembre.
Ma le anomalie non finiscono qui. Non si sa in base a quale scelta e assunta in quale sede, per le 2 manifestazioni di interesse sono stati individuati 2 profili molto specifici per non dire esclusivi per la partecipazione.
Nel primo caso deve trattarsi di associazione del settore dell’assistenza socio-sanitaria e nel secondo di associazioni dedite " alla promozione e valorizzazione della tradizione e della cultura pisana attraverso attività relative al recupero delle tradizioni storiche, alla collaborazione di manifestazioni esistenti nonché all’organizzazione di nuove iniziative di promozione, incontri e conferenze dedicate alla valorizzazione della storia e delle eccellenze culturali della città di Pisa".
Siamo praticamente alla definizione di un profilo ad hoc che sarebbe importante capire se è stato individuato direttamente dall'amministratore della Patrimonio Pisa o è stato suggerito dalla Giunta, visto che non esiste alcun atto del Comune al riguardo.
E questo è anche confermato dall'assenza di criteri e punteggi, altra anomalia assoluta, nel caso in cui vi siano più manifestazioni di interessi per procedere ad una procedura comparativa.
E ciliegina sulla torta. Nonostante la manifestazione di interesse sia scaduta il 21 dicembre sull'albo pretorio non sono stati pubblicati gli atti riguardanti l'esito della procedura, in violazione ancora una volta alle normative sulla trasparenza.
Riteniamo gravissima questa modalità di gestione degli spazi comunali e denunciamo ancora una volta come l'affidamento a Patrimonio Pisa di immobili di grande valore culturale e aggregativo per la città abbia come solo obiettivo una gestione privatistica da parte della Giunta e della destra di questi spazi.
Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista