Logli timbra come pressappochista ed arrogante l'amministrazione di Pisa

Politica
Cascina
Mercoledì, 19 Luglio 2017

Gino Logli, assessore del Comune di Cascina ai lavori pubblici, invia una nota in merito al consiglio comunale aperto svoltosi ieri a Cascina.

"Il Consiglio Comunale di Cascina si è riunito informa aperta ai comuni dell'area pisana (Pisa, San Giuliano, Calci, Vicopisano  e Vecchiano) per discutere della fase di elaborazione del piano strutturale intercomunale, inizia così  il comunicato di Gino Logli che prosegue: raramente si è assistito in una sede istituzionale  ad un intervento arrogante e pressapochista qual'è stato quello dell'assessore all'urbanistica del comune di Pisa".

L'assessore, continua Logli, affermando di parlare anche a nome dei comuni di San Giuliano, Calci e Vicopisano, ha dettato i tempi e i modi di approvazione del piano strutturale d'area. Motivando con la scadenza elettorale dell'amministrazione pisana, quindi del PD che governa, ha affermato che il piano dovrà essere adottato entro l'anno ed approvato entro la primavera. E' bene sottolineare che gli elaborati tecnici non sono ancora conclusi.

La discussione sui nodi interpretativi della legge sul territorio della Regione è appena decollata con gli atti regionali di giugno scorso che sono la necessaria chiave di lettura per redigere correttamente gli atti urbanistici. Quindi siamo ancora distanti da un contenuto condiviso e condivisibile, è questo il quadro in cui l'assessore Zambito viene a dettare i tempi. Cascina non è l'avamposto della pur gloriosa, una volta, Repubblica di Pisa. I cittadini di Cascina non sono di serie B".

L'assessore cascinese prosegue: "Le necessità elettorali della città capoluogo e del PD non hanno interesse e non possono influenzare un sereno dibattito urbanistico, che metterà le basi per lo sviluppo territoriale dei prossimi venti o trenta anni. Non saranno arroganza e pochezza politica, istituzionale ed amministrativa a prevalere. Cascina vuole avviare un confronto sereno,puntuale e partecipato sul piano strutturale. Porre a conoscenza cittadini ed associazioni le scelte da fare e condividerle. Vuole affrontare i nodi della viabilità, della difesa idrogeologica, del paesaggio. Vuole definire con precisione il concetto di aree urbanizzate per cucire  e per curare le ferite  inferte negli anni al territorio. Vuole trattare di perequazione urbanistica considerate le scelte unilaterali del capoluogo, come ad esempio lo sviluppo di un'area commerciale dove per accordo si sarebbe dovuta sviluppare un'area cantieristica".

Vuole ragionare, conclude Logli, di un rapporto diverso con l'Università dove il capoluogo non sia l'unico interlocutore. Vuole discutere sul Polo tecnologico e la sua crisi nel quadro delle scelte regionali e provinciali. Vuole scegliere con il metodo della partecipazione e della conoscenza. Non saranno le ragioni elettorali del PD a dettare i tempi e i modi.

E' intenzione nostra che la discussione non sia infinità, né lunga, ma di qualità.

 

 

 

 

massimo.corsini