L'Onorevole Ziello su facebook guarda a chi simpatizza per il fascismo
L'onorevole Ziello su facebook utilizza come parola chiave "fascismo" per le proprie inserzioni a pagamento
Bufera mediatica intorno all’onorevole e assessore al sociale del Comune di Cascina Edoardo Ziello. Alcuni utenti di facebook hanno notato, fra le notizie della loro bacheca, l’inserzione pubblicitaria del leghista ed hanno voluto capire come mai appariva loro proprio quella inserzione. La risposta di facebook è quanto mai chiara: “Un motivo per cui vedi questa inserzione è che Edoardo Ziello desidera raggiungere le persone interessate a: FASCISMO. I dati si basano su attività come i 2mi piace” alle pagine o i clic alle inserzioni.
Potrebbero esserci altri motivi per cui vedi questa inserzione tra cui la possibilità che edoardo Ziello desideri raggiungere le persone di età pari o superiore a 18 anni che vivono nelole vicenanze di Pisa…”
A denunciare pubblicamente il fatto in primis il Partito Democratico di Bientina che commenta: «Il deputato Ziello sponsorizza i suoi post usando la parola chiave “fascismo”. Il post incriminato è quello riguardante il fatto di cronaca del lancio di varichina contro un ambulante avvenuto a pisa che è stato sponsorizzato su facebook dal deputato. Andando a cliccare su “perché visualizzo questa inserzione” facebook dice che il deputato “desidera raggiungere le persone interessate a fascismo».
La denuncia arriva da Matteo Ferretti e Alessia Santosuosso eletti in quota PD nel gruppo di maggioranza “Uniti per Bientina”: «Dopo una segnalazione pervenuta alla consigliera Santosuosso, lo stesso Ferretti ha riscontrato lo stesso risultato: “ Abbiamo subito condiviso col nostro gruppo di maggioranza il fatto e convenuto che i cittadini dovessero essere informati che un deputato della repubblica cerca volontariamente e specificatamente l’appoggio di chi non ama libertà e democrazia. Nessuno si stupisce delle simpatie nere di Ziello e fortunatamente per tutti malgrado provi a fare la faccia cattiva nella foto allegata al post è molto meno credibile dei fascisti del ventennio».
La denuncia è stata appoggiata in toto dal segretario del PD Bientina e capogruppo Sandro Stamerra: «questo ennesimo episodio è la testimonianza che la politica, grazie a questi personaggi con incarichi importanti, sia caduta veramente in basso. In questi ultimi mesi il confronto politico democratico è stato sostituito da metodi subdoli, vergognosi e da vessazioni continue, direi ormai quotidiane. Credo sia giunto il momento che i cittadini si rendano conto da chi sono rappresentati: in questo caso specifico da un deputato a cui evidentemente sta poco a cuore la democrazia, quella vera».
Anche il sindaco di Bientina Dario Carmassi sulla propria pagina facebook commenta: «il fatto è semplice: un Deputato paga Facebook per entrare in contatto con persone interessate al fascismo. Nel dettaglio è Facebook a spiegarlo: "un motivo per cui vedi questa inserzione" si legge nella nota "è che Edoardo Ziello desidera raggiungere le persone interessate a Fascismo».
«Il corto circuito che si scatena è notevole, scrive Carmassi che evidenzia una contraddizione. E francamente mi ripugna. Come mi dà fastidio (e l'ho appena segnalato) che Facebook permetta ciò. Ma non è tutto. Lo stesso parlamentare, sempre sui social, proprio ieri ha affermato che la sinistra dovrebbe smettere di inventarsi ovunque la presenza del fascismo di ritorno, che è un'ossessione sostanzialmente senza fondamento. Un'ossessione... Come dire: nego che esista qualcuno, eppure ho appena sborsato soldi per potergli mandare un messaggio».
«Penso invece che la consapevolezza di quanto il neofascismo stia crescendo e penetrando nella nostra società sia molto presente a questo parlamentare (e al suo partito). Tanto è vero che lo usa come keyword per la propria pubblicità. E anche se le preoccupazioni sono per la situazione economica italiana, per il futuro dei giovani e di chi è in difficoltà, certo, questo fenomeno non lascia tranquilli. Perché incanala rabbia e disagio, che sono elementi concreti, e se ne nutre scaricandoli poi contro minoranze e oppositori. E la nonchalance con cui sento spesso accantonare il tema è funzionale al suo stesso espandersi. Poi penso che fare inserzioni a pagamento su Facebook per un politico sia triste e a lungo andare controproducente - lo penso in senso trasversale, sia chiaro. Ma forse su questo sono troppo snob».