Lungomonte d'azzardo: Vicopisano ha più slot, Calcinaia la spesa procapite più alta. Calci virtuoso
L'inchiesta "L'Italia delle slot" pubblicata da qualche giorno dai quotidiani locali del grruppo GEDI, non è passata inosservata ed anzi, ha riportato in primo piano una delle maggiori piaghe italiane, quella delle slot (VLT o AWP).
I dati riportati nell'inchiesta e forniti dalla Aams (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), parlano di una nazione dedita all'azzardo, con punte di spesa procapite annuale di oltre 20 mila euro (ad esempio a Caresanablot nel vercellese se ne spendono 24.228). CLICCA QUI E VEDI L'INCHIESTA
Cascina Notizie ha quindi voluto stilare una tabella riassuntiva del volume di gioco d'azzardo prodotto sui territori del Lungomonte pisano, aggiungendo nel conto dei comuni interessati dalla nostra analisi, anche Pisa (capoluogo di provincia) e altri due paesi: Buti e Bientina.
Da una prima scrematura, i dati più critici, tenendo conto delle dovute proporzioni, riguardano i comuni di Vicopisano e Calcinaia.
A fronte di una popolazione di 8.589 abitanti, con un reddito pro-capite pari a 18.943 euro, il comune vicarese appare come uno di quelli in cui si gioca di più, anche perché Vicopisano, ha il maggiore numero di apparecchi per migliaio di abitanti, ben 12,2. Nel 2016 la spesa pro capite in slot è stata di 1693 euro, mentre il totale delle giocate si è attestato sui 14,54 milioni di euro.
A ruota lo segue Calcinaia (che ha anche un piccolo casinò nella zona commerciale che confina con Bientina), il comune dell'area analizzata da Cascina Notizie con la maggiore spesa pro capite in slot, ben 1815 euro nel 2016. Alto anche il numero totale delle giocate (22,69 milioni di euro), come il dato riguardante gli apparecchi presenti per 1000 abitanti, ben 10,7.
Da una prima analisi, risulta ben chiara anche la connessione territoriale tra Vicopisano, Calcinaia, Bientina e Buti, circa il numero di slot dislocate su questi territori. Con le punte maggiori registrate nei primi due comuni, seguiti da Bientina (7,2 slot per mille abitanti) e Buti (7 per mille abitanti). Su questo dato solo Pisa resta allineata, lontane tutte le altre realtà comunali.
Il comune più virtuoso in assoluto è invece Calci, che in generale registra i dati più confortanti.
A Calci nel 2016 è stata registrata la spesa pro capite più bassa (129 euro), quindi il volume di giocate più basso (828,74 mila euro). Dati più bassi in assoluto anche quelli relativi al numero di slot presenti nel comune calcesano (solo 12), con una percentuale di 1,9 apparecchi per 1000 abitanti.
Sarà un caso, ma a ben guardare sembra che la poca offerta di slot coincida anche con la spesa pro capite e totale più bassa. Solo il tempo, però, potrà dirlo con certezza.
Intanto alleghiamo i dati riassunti in tabella e l'intervista a Juri Taglioli, sindaco di Vicopisano raccolta oggi lunedì 18 dicembre 2017.
Glossario da GEDI
Giocate pro-capite: quanto spende in macchinette in media ogni abitante di un Comune o di un territorio
VLT: le Videolottery (o VLT) sono apparecchi che accettano anche banconote, sono presenti in locali dedicati e consentono giocate e vincite più alte rispetto alle AWP
AWP: chiamate anche “New Slot”, sono apparecchi elettronici che accettano solo monete e sono presenti anche in bar e tabaccherie
Alleghiamo qua sotto l'intervista raccolta giovedì 6 luglio 2017 con don Armando Zappolini (portavoce nazionale della campagna Mettiamoci in gioco) a margine della giornata contro le ludopatie promossa dal comitato pisano della Uisp presso il Gustavo Ridendo del teatro Politeama di Cascina.