L'Unione Valdera per la messa in sicurezza della Grillaia, nessun accenno contro la sua riapertura

Cronaca
Chianni
Domenica, 28 Giugno 2020

I Comuni dell'Unione Valdera approvano un ordine del giorno per la messa in sicurezza della discarica della Grillaia, ma, come denuncia Fratelli d'Italia, non una parola contro la riapertura delle medesima.

Pubblichiamo i due comunicati, il primo dell'Unione Valdera e dopo quello di Fratelli d'Italia

 

L’Unione Valdera si schiera a fianco dei Comuni di Chianni e Terricciola e si impegna a sostenere e supportare ogni azione possibile volta alla messa in sicurezza della discarica della Grillaia coinvolgendo allo scopo i comuni della Valdera

Questa la posizine assunta dopo l’Ordine del Giorno presentato nel Consiglio Comunale che si è svolto Venerdì 26 Giugno nella sede dell’ente di via Brigate Partigiane.

La posizione dell’Unione Valdera in merito a questa vicenda è molto netta, a testimoniarlo anche l’esplicita richiesta alla regione Toscana, contenuta nell’ODG, di riesaminare la posizione assunta in merito all’autorizzazione del progetto presentato da Nuova servizi Ambiente proprio inerente la discarica “la Grillaia”.

I Comuni della Valdera ritengono peraltro indispensabile una concertazione pubblica in grado di individuare un percorso che possa entrare nel merito della questione e individuare una modalità per arrivare ad una soluzione condivisa del problema in modo da dare risposte concrete alle legittime preoccupazioni dei cittadini di Chianni e Terricciola, ma anche di tutti i comuni limitrofi.

Dal Consiglio dell’Unione arriva poi l’invito alla Regione di mettere a disposizione risorse per guidare questo percorso di messa in sicurezza interessando gli operatori industriali pubblici che in Valdera si occupano della filiera integrata del trattamento dei rifiuti. L’obbiettivo è chiaramente quello di fare appello a tutti coloro che hanno competenze ed esperienze tecniche in questo ambito per arrivare ad un risultato che possa soddisfare le legittime richieste delle comunità e, al contempo, rivelarsi sostenibile per il nostro territorio.

Chiara anche la presa di posizione dell’Unione Valdera riguardo ad una gestione esclusivamente privata della discarica, ritenuta inadatta allo scopo di interpretare e farsi carico dei bisogni e delle necessità delle comunità. I “soggetti pubblici” più vicini ai cittadini e alle loro istanze sono infatti i comuni che secondo l’Unione devono essere partecipi di ogni fase del percorso che sarà intrapreso.

 

Il comunicato stampa di Fratelli d'Italia

L’Unione Valdera non approva un documento unico contro la riapertura della Ex Discarica “La Grillaia”

Ieri l’Unione Valdera non è riuscita ad approvare all'unanimità un documento unico e condiviso da tutte le forze politiche contro la riapertura della ex Discarica di Chianni, malgrado mozioni condivise proposte dal centro destra siano già state approvate all’unanimità nel Comune di Terricciola e Lajatico. 

La sinistra ancora una volta mostra la sua vera faccia, invece di collaborare affinché l’ex Discarica La Grillaia rimanga chiusa, i signori che per anni hanno governato il nostro territorio preferiscono votare contro un documento condiviso che dice no al conferimento di altri rifiuti nel sito di Chianni.

Se a Terricciola e Lajatico è stato possibile approvare dei documenti condivisi e tutte le forze politiche nei consigli comunali hanno collaborato per il bene dei cittadini, non comprendiamo perché all’interno dell’Unione Valdera la sinistra si ostini a procedere con strategie politiche deleterie che vanno contro l’interesse dei cittadini. Questa è una sconfitta della politica e dimostra la vera natura della sinistra di Pontedera e di parte della Valdera!

Ribadiamo l’importanza di portare avanti un’azione condivisa da tutte le forze politiche contro la riapertura della ex Discarica La Grillaia, solo uniti potremo scongiurare il disastro ambientale e la terribile sorte a cui andrebbe in contro la Valdera. 

Noi non ci arrendiamo e combatteremo questa guerra fino in fondo e con tutti gli strumenti a nostra disposizione, la posta in gioco è troppo alta, a repentaglio c’è il futuro di un intero territorio. 

luca.doni