L'Università di Pisa punta ad ottimizzare la raccolta differenziata
Accordo con CONAI per la gestione dei rifiuti e campagne di comunicazione per studenti, docenti e personale
L’Università di Pisa si pone all’avanguardia in Italia nella gestione dei rifiuti grazie ad un accordo con il CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi, per la gestione dei rifiuti. Gli obiettivi sono ridurre i rifiuti, aumentare drasticamente la raccolta differenziata e il riciclaggio e lanciare innovative campagne di comunicazione rivolte alla comunità studentesca e a docenti e personale per incoraggiare comportamenti virtuosi.
“L’Ateneo è un campus diffuso in tutta la città, fra dipartimenti, poli didattici, biblioteche e altre strutture frequentate ogni giorno da personale, docenti e decine di migliaia di studentesse e studenti, tutto questo si traduce in elevate quantità e diverse tipologie di rifiuti la cui gestione può risultare molto complessa”, spiega la professoressa Giulia Romano, referente per Acqua e Waste con l’incarico di dare l’indirizzo politico in materia di gestione dei rifiuti e acqua pubblica della Commissione per lo Sviluppo Sostenibile di Ateneo responsabile dell’iniziativa.
“L’accordo con CONAI – continua Romano - è importante per promuovere l’innovazione nella gestione dei rifiuti in ateneo. Siamo profondamente riconoscenti del supporto che ci hanno offerto. Siamo consapevoli che la nostra istituzione ha un ruolo importante per la città di Pisa, e che da noi ci si aspettano esempi virtuosi anche nella riduzione nell’impatto ambientale e nello stimolare e diffondere buone pratiche”.
“Una bellissima occasione di formazione e di sensibilizzazione” commenta Luca Piatto, responsabile rapporti con il territorio di CONAI, che ha lavorato al progetto. “Il Consorzio lavora da sempre per promuovere una nuova cultura della sostenibilità e della tutela ambientale: mostrare in modo concreto come fare correttamente la differenziata e spiegarlo è un’operazione sempre più necessaria, anche in vista degli obiettivi di riciclo comunitari, che diventeranno sempre più ambiziosi. Farlo nelle Università, che formano anche le classi dirigenti del futuro, è ancora più importante. Gli atenei sono spesso diffusi sul territorio comunale: è essenziale che anche lì, quindi, la raccolta sia fatta in modo corretto e puntuale”.
Al progetto collabora Contarina, azienda leader in Italia nel settore, in sinergia con il Comune di Pisa e Geofor, il gestore rifiuti e ambiente in Toscana. A livello di tempistiche la fase di progettazione del sistema di raccolta differenziata all’interno dell’Università di Pisa sarà completata entro il 2023, ad anno nuovo inizierà quindi la realizzazione del piano con la distribuzione di nuovi contenitori per la differenziata e le campagne di sensibilizzazione.
“Vogliamo motivare le persone ad avere comportamenti più sostenibili – aggiunge Romano – anche coinvolgendo docenti e studenti nella progettazione delle campagne di comunicazione che faremo. Possiamo contare anche sul supporto di Paolo Contò di Priula, un esperto di riconosciuta esperienza e competenza che ha accettato di collaborare con noi”.
Lo svolgimento di tutte le attività previste sarà monitorato da un gruppo di lavoro composto da referenti CONAI e dell’Ateneo fra cui le professoresse Giulia Romano ed Elisa Giuliani, prorettrice per la Sostenibilità e l’Agenda 2030 e presidente della Commissione per lo Sviluppo Sostenibile di Ateneo.
“Non basta aver distribuito i cestini della differenziata in tutto l’Ateneo – sottolinea Elisa Giuliani - è necessario anche educare ad un corretto conferimento e ad una riduzione dello spreco. Con questo progetto, in linea con gli obiettivi 11 e 12 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, vogliamo contribuire ad una città più sostenibile e ad un consumo più responsabile. CONAI e Contarina sono all’avanguardia in Italia su questi temi e siamo convinti che, con il loro supporto e la loro professionalità, questo progetto sarà trasformativo per l’Università di Pisa. Mi piace pensare che la nuova gestione dei rifiuti sia il nostro primo grande passo verso una agenda della sostenibilità coraggiosa che abbia un impatto positivo sulla nostra comunità”.