Magdi Cristiano Allam da Cascina: il programma anti-Islam del 28 ottobre

Cronaca
Politica
Cascina
Lunedì, 17 Ottobre 2016

Delineato il programma che il 28 ottobre, anniversario della marcia su Roma, ma è senz'altro solo una "curiosa" coincidenza, porterà Magdi Cristiano Allam a diventare cittadino onorario di Cascina.

La giornata all’insegna dell’Islamofobia prenderà il via alle 17 alla “Città del teatro” con una conferenza dal titolo “Oriana Fallaci, Islam-Terrorismo”. Il titolo certo non lascia spazio ad interpretazioni. Verranno mostrati due video della scrittrice scomparsa nel 2006, uno riguardane gli attentati dell’11 settembre, l’altro più in generale sul terrorismo islamico. In mezzo le letture di Livia Castellana e Martina Benedetti tratte da “La rabbia e l’orgoglio”. Infine verrà mostrato un terzo video, questa volta di Sabina Guzzanti, che verrà messa alla gogna della sala per un video in cui, a detta dell’amministrazione comunale che organizza l’evento, derideva la malattia della scrittrice. La Guzzanti ha sempre smentito di voler scherzare sulla malattia della Fallaci, ma non avrà la possibilità di spiegarlo visto che non è previsto nessun contradditorio.

Terminata la parte multimediale interverranno prima l’Assessore Nannipieri, poi la Sindaca Susanna Ceccardi, infine Magdi Cristiano Allam parlerà di Oriana Fallaci, pubblicizzando il suo libro “Io e Oriana” appena distribuito dal Il Giornale, lo stesso quotidiano con cui collabora l’assessore Nannipieri è che ha distribuito anche un paio di libri per prolifico assessore alla cultura cascinese.

Al termine della fase autocelebrativa verrà conferita la cittadinanza onoraria a Magdi Cristiano Allam, quattro condanne per diffamazione sulle spalle: la prima nel maggio 2011 quando fu condannato dal tribunale di Milano per diffamazione nei confronti del leader politico tunisino Rashid Ghannushi, all'epoca ricercato dal regime dittatoriale di Zinedin Ben Ali; qualche mese dopo, nell'agosto 2011, la seconda. Il tribunale di Jesi condannò Allam per diffamazione ai danni dell'Unione delle Comunità e Organizzazioni Islamiche in Italia per una falsa accusa di minaccia di morte ricevuta; la terza condanna arriva nel febbraio 2012. Fu la prima sezione civile del tribunale di Milano a condannare Allam che aveva diffamato due giornalisti del Corriere della Sera e del Sole 24 ore, che nel libro “Io amo l'Italia ma gli italiani la amano?” erano stati accusati da Allam di non essere mai stati in Iraq, a Bassora nel 2003. Ed infine, la quarta condanna arriva nel gennaio 2015 con la corte d'appello di Milano che ha condannato Allam a risarcire nuovamente l'Unione delle Comunità e Organizzazioni islamiche in Italia, per diffamazione. 

massimo.corsini