Mai nel XXI secolo così in alto: ora i playoff, ma la storia è oggi
Il bicchiere del Pisa non è ne mezzo pieno, ne mezzo vuoto, il bicchiere è colmo fino all'orlo e la storia, comunque vada è già scritta
Vittoria d’autorità a Frosinone e terzo posto finale: è il miglior risultato nella storia del Pisa da trentuno anni a questa parte, dal 1989/90, anno della promozione in serie A, a cui seguì una immediata retrocessione, tre anni di anonimato ed il primo fallimento nella storia dello Sporting Club. 31 stagioni dopo Luca D’Angelo ed i suoi uomini firmano l’impresa e si mettono alle spalle anche il Pisa 2007/08, quello che Giampiero Ventura portò al sesto posto finale e ai playoff per la prima e fino a ieri sera unica volta nella storia ultracentenaria del club nerazzurro.
Un’impresa che merita di essere celebrata in pompa magna perché non era semplice, perché conquistata in quella che universalmente è stata definita la serie B più competitiva di sempre. Il Pisa la terza piazza finale se l’è andata a prendere di forza a Frosinone, un campo che più di una volta aveva fatto versare lacrime amare ai tifosi del Pisa, l’ultima due stagioni fa quando un palo maledetto ai titoli di coda della partita negò a quella che era la matricola terribile di quella stagione la gioia dei playoff, per la mera classifica avulsa dopo aver chiuso a pari merito con lo stesso Frosinone e con l’Empoli.
Questa volta invece il Pisa ha imposto la sua legge, la legge del più forte, del più determinato, del più consapevole dei propri mezzi. Una partita che ha dimostrato quanto quel virus maledetto chiamato Covid influì sul risultato di andata costringendo il Pisa alla prima e unica sconfitta interna del campionato. Qui potrebbe partire quell’esercizio tanto stucchevole quanto inutile della conta degli episodi che sono costati quei due punti che alla fine sono mancati per la promozione diretta, ma no, signore e signori cari, io non ci sto a ridurre 9 mesi e 38 partite di campionato ad un superficiale rewind di quando quello ha sbagliato o quell’altro poteva fare diversamente, perché, vi svelo un segreto, anche gli altri hanno le stesse medesime storie ricche di episodi e di "poteva essere e non è stato".
Care lettrici e cari lettori stavolta non si tratta di bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, il bicchiere è pieno fino all’orlo e dopo un campionato così, godiamoci a pieno questa risultato, godiamoci il terzo posto come ci si gode una medaglia di bronzo alle olimpiadi e giochiamoci i playoff con il sorriso sulle labbra, consapevoli che comunque vada un pezzo di storia è già stato scritto, ma soprattutto giochiamoceli fino all’ultimo rantolo sapendo che ora inizia un altro campionato dove tutti partono alla pari ma dove alcuni ci arrivano meglio, Ascoli e Pisa su tutti e altri ci arrivano con i festoni riposti in fretta e furia in un angolo del magazzino. Toccherà poi all’Arena fare la differenza ma questa è l’unica certezza di questi spareggi promozione.
fotografia pisa sc