"Mai più bancarelle in Piazza dei Miracoli" appello raccolta firme
C'è un fronte, sempre più ampio e trasversale, che si oppone al rientro in piazza degli ambulanti
Nessuna concreta soluzione in vista per la bancarelle del Duomo. Dallo scorso giugno, con l'insediamento della nuova Giunta, guidata dal Sindaco Michele Conti, le associazioni di categoria, Confesercenti e Confcommercio, sono tornate, ognuno a modo suo, a chiedere il ritorno, anche se temporaneo, delle bancarelle in piazza, di fronte al Museo delle Sinopie. Lo chiedono in attesa della sistemazione definitiva che dovrebbe essere in uno spazio prospicente la piazza, oggi interno all'area dell'Ospedale Santa Chiara.
C'è però un fronte, sempre più ampio e trasversale che si oppone ad un rientro in piazza degli ambulanti, anche solo temporaneamente. Fronte che ha lanciato un appello con raccolta firme per scongiurare il pericolo. Appello che pubblichiamo con i riferimenti per chi volesse firmare.
Appello per una mobilitazione delle coscienze
MAI PIÙ BANCARELLE IN PIAZZA DEI MIRACOLI
Ormai da due anni è nuovamente possibile ammirare la piazza del Duomo in tutta la sua straordinaria bellezza. Dopo il restauro della Torre pendente, la pulizia dei suoi marmi, il difficile recupero del Camposanto Vecchio dalle fiamme della guerra, finalmente anche la facciata duecentesca dello 'Spedale Nuovo' è tornata ad essere visibile, ridandoci la gioia e l'emozione di ritrovare l'antico luogo sacro e profano che ha scandito per secoli il tempo di questa città. Non a caso la piazza del Duomo di Pisa si è trasformata per il mondo intero nella piazza dei Miracoli, uno dei 54 siti italiani dell'UNESCO.
E proprio questa istituzione l'ha definita 'artisticamente unica per il suo design spaziale', quindi non solo per i quattro capolavori assoluti che racchiude, ma anche per quel suo essere delimitata in un grande spazio compreso tra le mura urbane e il confine estremo dell'antica città, fatto da palazzi e dalla lunga facciata di mattoni rossi che segnava il confine con lo 'Spedale Nuovo' e che oggi delimita l'eccezionale e unico Museo delle Sinopie, dove si conservano i disegni preparatori degli affreschi del Camposanto monumentale.
Purtroppo non è sempre stato così. Per decenni le bancarelle si sono addossate a quel muro, impedendone parzialmente la vista e solo sei anni fa - non senza polemiche e accese diatribe con le amministrazioni che si sono succedute - è stato possibile allontanare le attività
commerciali ambulanti. Un restauro lungo e costoso ci ha restituito questo pezzo di storia della città e il 'miracolo' della piazza nuovamente integra.
Da cittadini orgogliosi di un patrimonio che il mondo intero ci invidia ci saremmo aspettati che tutti avessero l'obiettivo prioritario di salvaguardarlo, continuando a impegnarsi per eliminare gli ultimi elementi di degrado ancora presenti nell'area circostante, quella che
l'UNESCO definisce come 'zona di rispetto' – dalle bancarelle di piazza dell'Arcivescovado, alla cura delle vie di accesso e degli edifici, alcuni dei quali versano in condizioni di degrado.
Con grande sorpresa dobbiamo invece rilevare che non è così. Proprio nelle ultime settimane abbiamo dovuto assistere alla proposta della ricollocazione delle bancarelle in piazza del Duomo, magari attraverso idee fantasiose, quali l'uso delle Api Piaggio trasformate per l'occasione in 'carretti' pieni di mercanzie, o dietro il paravento della 'soluzione temporanea'.
Ricordiamo, tra l'altro, che nel 2006 l'UNESCO, nel suo rapporto periodico, sottolineava 'lo stato di degrado causato dall'interferenza delle attività commerciali' e come queste impattassero 'con la piena visibilità ed integrità della prospettiva del contesto e del decoro'. Un ritorno delle bancarelle esporrebbe dunque la città anche al rischio di una revoca del riconoscimento di sito UNESCO alla famosa piazza dei Miracoli.
Tutto questo succede nonostante siano intervenute nuove norme (D.L. N. 83 del 31/05/2014 "Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo") che rendono impraticabile una tale prospettiva, arrivando fino alla possibilità di revoca della concessione del suolo pubblico per le attività commerciali, anche temporanee, incompatibili con le esigenze di tutela. Norme che hanno già prodotto intese tra Ministero dei beni e delle attività culturali, Regione Toscana e Comune di Pisa e che partono proprio da questo punto fermo.
Riteniamo dunque necessario che si abbandonino definitivamente i propositi sbagliati e che si sancisca una volta per tutte l'incompatibilità della presenza delle attività commerciali con occupazione di suolo pubblico in piazza dei Miracoli.
Augurandoci che la città possa ancora essere fiera di offrire al mondo intero il patrimonio intatto della sua storia, invitiamo tutti, pisani e no, a far sentire la propria voce, aderendo a questo appello, oppure nelle forme che riterranno più opportune.
Primi firmatari: Valeria Caldelli, Pierluigi D'Amico, Silvia Silvestri.
Beltram Fabio, Berti Gabriele, Betti Rosanna, Bonaccorsi
Andrea, Bruni Stefano, Burresi Mariagiulia, CarminatiCarlo,
Cervelli Franco, Ciuti Riccardo, Cristofolini Paolo, Fascetti
Giovanni Ranieri, Frugoni Chiara, Ghilardi Stefano, Iacono Alfonso
Maurizio, Levi Donata, Longobardi Terenzio, Lucente Giacomo,
Malvaldi Marco, Marinelli Marcello, Martini Pino, Meucci Giuseppe,
Montana Fausto, Montanari Tomaso, Nannipieri Luca, Paolucci
Antonio, Pepi Carlo, Sainati Fabrizio, Salardi Marco, Schmidt
Eike, Settis Salvatore, Tazartes Maurizia, Tongiorgi Tomasi
Lucia, Tozzi Carlo, Ughi Francesca.
Per aderire:
• firmare l’appello su www.change.org
• inviare una mail a maipiubancarelle@gmail.com
• contattare su Facebook Valeria Caldelli, Pierluigi D'Amico, Silvia
Silvestri
• firmare sui moduli cartacei che saranno diffusi.