Maltempo, Giani ha firmato lo stato di emergenza regionale
Valido per le province di Livorno, Siena, Pisa, Grosseto e per la Città metropolitana di Firenze
L'ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Toscana e sulla provincia di Pisa la sera di giovedì 17 ottobre, ha creato disagi e in diverse zone, veri e propri disastri.
Il primo pomeriggio di venerdì 18 ottobre, date le situazioni di criticità riscontrate sul territorio, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha firmato lo stato di emergenza regionale per i territori di Livorno, Siena, Pisa, Grosseto e Città metropolitana di Firenze colpiti dalle piogge.
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Ha scritto Regione Toscana
Il presidente Eugenio Giani ha firmato lo stato di emergenza regionale e l’assessora alla Protezione civile Monia Monni è andata a Campiglia Marittima, una delle zone più colpite dal forte temporale che si é abbattuto stanotte sulla Toscana, estendendosi dalle zone occidentali della Toscana verso l’interno.
Giani, nel firmare lo stato di emergenza regionale che riguarda le province di Livorno, Pisa, Siena, Grosseto, Pistoia e Città metropolitana ha sottolineato che sono 3 gli eventi climatici avvenuti a distanza di breve tempo che hanno colpito la Toscana spingendolo a chiedere prima lo stato di emergenza regionale e contestualmente quello nazionale: “Il riconoscimento di un insieme di stato di calamità nazionale- ha spiegato il presidente- e dunque risorse adeguate per affrontare queste emergenze, sarebbe da parte del Governo oggettivamente giusto ed equo. C'è la necessità - ha aggiunto- di cambiare approccio di fronte alle nuove modalità degli eventi piovosi: cambiamenti climatici – ha proseguito- determinano la necessità di mutare prospettiva, cambiano le modalità delle precipitazioni piovose con, spesso, bombe d’acqua che determinano un afflusso così forte e veloce che genera i danni che conosciamo.”
E per tornare allo stato di emergenza regionale Giani ha spiegato che lo stato di sofferenza è concentrato su tre aree in particolare: bassa provincia livornese con Campiglia marittima, Sasseta fino a San Vincenzo; la Valdelsa, Certaldo e Castelfiorentino; Siena con Sovicille, 6 persone evacuate a San Gimignano e danni a Badesse a Monterriggioni. Giani ha sottolineato anche l’allagamento della stazione di Siena e del parcheggio dell’ospedale delle Scotte, strade provinciali chiuse in virtù dell’esondazione del torrente Cornia.
Per quanto riguarda i fatti di stanotte uno dei territori più colpiti è stato quello di Campiglia Marittima in provincia di Grosseto, dove il fiume Cornia ha rotto gli argini superando il livello massimo storico di oltre 8 metri, ma allagamenti importanti si sono verificati nell’empolese valdelsa, nel senese, in particolare nella città di Siena e in provincia di Pisa nelle zone già colpite dall’alluvione del 23 settembre. Risultano segnalazioni di frane e smottamenti nel pistoiese. Sempre in provincia di Grosseto, l’Ombrone a Buonconvento ha raggiunto il secondo livello di guardia. E’ transitata la piena dell’Arbia a Monteroni, dell’Elsa a Ponte a Elsa e dell’Era a Capannoli, del Cecina a Cecina. Il Bisenzio e l’Ombrone pistoiese sono attualmente in diminuzione al primo livello, mentre l’Arno è rimasto sotto i livelli di riferimento.
Il presidente Giani per monitorare l’emergenza in atto si era riunito stamani all’alba con l’assessora Monni in unità di crisi coi i comuni coinvolti.