Manifesti antiabortisti coperti da Non Una di Meno Pisa
L'azione giovedì 29 febbraio. Coperti i manifesti affissi in città
Ha scritto Non Una di Meno Pisa.
Ancora una volta, in questa città, viene permessa l’affissione di manifesti giganteschi che inneggiano a falsità con linguaggi violenti e misogini.
Non Una di Meno non ci sta: utilizzare in modo mistificatorio una ricerca scientifica per affermare implicitamente che le interruzioni volontarie di gravidanza sono omicidi è inaccettabile.
Vogliamo ricordare che questa campagna non è che una delle numerose azioni portate avanti da Provita e famiglia contro i nostri diritti fondamentali: l'obiettivo dell’associazione antiabortista è di promuovere tre disegni di legge depositati in Senato (i ddl Menia, Gasparri e Romeo) che mirano a modificare l'articolo 1 del Codice civile e riconoscere la capacità giuridica del concepito.
L’obiettivo di Provita e famiglia è di rendere legge l’ascolto coercitivo del battito fetale per chi vuole abortire in questo Paese (con la pdl di iniziativa popolare "Un cuore che batte" depositata in Parlamento nel dicembre scorso).
Mettere a rischio il diritto all’aborto significa mettere a rischio le nostre stesse vite: vi ricordiamo che attorno a quel feto galleggiante, che tanto vi piace rappresentare, c’è il corpo di una persona vivente, senziente e capace di decidere per sé.
Ogni anno si verificano nel mondo 121 milioni di gravidanze indesiderate, di cui più della metà si conclude con un’interruzione (per un totale di 73 milioni di aborti l’anno). Di queste, circa 25 milioni avvengono in modo insicuro a causa di leggi restrittive e portano alla morte di 39.000 donne ogni anno e all’ospedalizzazione di 7 milioni per complicanze.
Il diritto all’aborto è diritto alla vita: le vostre campagne e proposte di legge sono un attacco alla nostra salute e alla nostra auto determinazione.
L’8 marzo 2024 scioperiamo anche per questo. Perché 10 donne su 10 devono avere il diritto di scegliere.
Concentramento del corteo cittadino alle 15:30 in piazza Guerrazzi.